Seb Bouin realizza un sogno e libera DNA, proponendo 9c

Negli ultimi anni abbiamo avuto modo varie volte di parlare dell’arrampicatore francese Seb Bouin: inizialmente in occasione delle riprese del Vintage Rock Tour, poi della sua prima ripetizione di Akira, una via storica che aspettava da anni una ripetizione (se vuoi leggere la storia la trovi qui). Ed ogni volta che aprivamo la sua pagina Instagram per saperne di più o per leggere “i suoi racconti”, c’era un nome che tornava sempre: “DNA”.

 

 

È un po’ la scommessa che ogni climber fa dentro di sé quando decide di provare una via, magari quando ha un tempo limitato come può essere quello delle ferie. “Mi gioco la carta del tutto per tutto provando una via estrema, con il rischio di tornare a casa completamente a mani vuote, o preferisco navigare tra acque sicure, portando a casa qualche via che è nelle mie possibilità?”

 

 

Funziona allo stesso modo nel “piccolo” e nel “grande” livello: come noi, anche Seb Bouin ha espresso molte volte di essere indeciso sul da farsi. Bibliographie o DNA? Una via già liberata o un progetto, magari impossibile? Ceuse o Verdon?

 

 

Dopo aver passato gli ultimi dodici mesi a salire le vie più dure della Francia, a chiodare, a liberare nuove vie intorno al 9a ed aver fatto un vero e proprio “viaggio nella storia” ripetendo vie iconiche dell’arrampicata sportiva francese, andando più volte a provare Bibliographie – nel frattempo diventata 9b+, Seb Bouin è tornato sul suo grande progetto, DNA. Il “Giga Proj”, per usare le sue stesse parole.

 

 

Chiodata da lui stesso due anni fa nella falesia Ramirole delle Gorges du Verdon, unisce due sezioni estreme che lui descrive così: una prima parte intorno all’8c+, seguita da un riposo e poi dalla sezione interessante. Due sezioni boulderose che si aggirano intorno all’8A+ - grado Font – seguiti da un altro 8c+ di via. Per avere un’idea più pratica di cosa vogliano dire queste difficoltà per noi che non abbiamo mai salito nulla di questo tipo, possiamo tradurre così: tre mesi di tentativi solo per capire tutti i movimenti da fare e riuscire a farli singolarmente. In un via che sposa al 100% lo stile di arrampicata di SebBouin.

 

 

Ovviamente la notizia della salita di DNA è fresca di qualche giorno, anche se l’arrampicatore francese si è preso un po’di tempo per pensare alla difficoltà da proporre, suggerendo alla fine 9c. Sul suo post di Instagram puoi leggere tutti i soppesamenti tra le vie da lui aperte, chiodate, salite e ripetute di cui molte sul 9b, altre forse quotate meno ma non per questo meno dure. L’incertezza più grande, quando si tratta di esprimersi su una difficoltà, nasce sempre nel momento in cui non si è ancora salita una via di quella difficoltà.

 

 

DNA sarebbe il secondo 9c al mondo dopo Silence, via che ovviamente attende una ripetizione stagione dopo stagione. Bibliographie, per la quale era stato proposto lo stesso grado, come dicevamo, è stata poi rivalutata.

 

 

Sicuri del potenziale pazzesco di Seb Bouin e ben consapevoli che le vie da lui chiodate o liberate restano spesso irripetute - e non per scarsa bellezza –  ci mettiamo comodi in attesa di una prima ripetizione, ma nel frattempo ci fidiamo fermamente della quotazione proposta.

 

 

DNA, 9c.

 

 

Foto Lena Pedrella e Raphael Foureau. Seb Bouin DNA