Arrampicata e rigidità: ne parliamo con Debora @Theyoginiclimber

Debora è insegnante di Yoga, ed arrampicatrice romana da moltissimi anni: l'abbiamo già ospitata nel nostro blog con altri post come "Le Asana più prticate dagli arrampicatori", "La mobilità del bacino" e "La mobilità delle spalle".  Conoscendo molto da vicino gli aspetti più comuni a molti arrampicatori, riesce sempre a lanciare su Instagram sondaggi che riguardano la maggior parte dei climber: l’ultimo è stato quello sulla rigidità. Alla domanda “quando arrampichi ti senti rigido o sciolto?”, il 73% dei follower ha risposto, e senza esitare diremmo noi, “rigido!”.

 



Buongiorno Debora, bentornata su Oliunìd! Possiamo dire che  la maggior parte degli arrampicatori non ritiene di avere una fluidità ottimale in arrampicata, cosa ne pensi?



Buongiorno a voi e bentrovati!
Da quello che ho avuto modo di osservare concordo, non si tratta di un'impressione ma è un fenomeno abbastanza evidente.

 

In una tua storia successiva, hai proposto tre soluzioni al perché arrampichiamo rigidi e poi una quarta opzione, che era quella corretta, ovvero un mix delle tre precedenti. Quali erano?



Eheh si trattava di questo, domandavo ai climber da cosa dipendesse secondo loro il fatto di arrampicare rigidi:


A) Pensieri che si rincorrono ed immagini di scenari negativi


B) Agitazione e fiato corto


C) Nel mio allenamento non è prevista una sessione di stretching


D) Un mix delle tre sopra


È molto semplice in realtà perché queste tre opzioni si rincorrono come un cane che si morde la coda a livello conscio o inconscio.

 


Secondo te è possibile migliorare in arrampicata anche lavorando su uno solo degli aspetti di cui abbiamo parlato (ad esempio facendo solo stretching senza lavorare sulle paure)?



Interessante questa domanda! Da insegnante di yoga so che spesso le rigidità somatizzate nel nostro corpo sono emozioni che non abbiamo elaborato, spesso potrebbero uscir fuori durante una lezione e potremmo ritrovarci a sperimentare quell'emozione. È un processo molto delicato, perché potresti non voler vedere quell'emozione e reprimerla ancora di più.
Bisogna familiarizzare con questo concetto = unione mente corpo
Le due cose non sono separate ma interconnesse e l'una influenza l'altra.

 



Naturalmente lo Yoga può rappresentare una chiave di svolta per questo tipo di “limiti”, sia nella pratica mentale, che della respirazione o delle asana. Secondo te riuscire a trasferire la fluidità dello yoga nell’arrampicata è un passaggio semplice o richiede un po’ di pazienza e costanza?



Quando un bambino muove i suoi primi passi prima ha gettonato un bel pò, quando abbiamo preso in mano una bici o provato a nuotare o in ogni occasione nella quale ci siamo cimentati con qualcosa di nuovo ci è voluto un pò.
Questo tempo varia da persona a persona perché siamo tutti diversi!
E meno male.. Pensa che noia se fossimo tutti uguali! :D

 

 

Visto che tu arrampichi, quanto possiamo migliorare in arrampicata con una respirazione controllata e dei movimenti più armonici? 



Il fatto qui non è di controllare il respiro, ma di rilasciare le tensioni che ci impediscono di respirare liberamente! E ricordarci di respirare finalmente! Il respiro influenzerà il nostro stato mentale che a sua volta inciderà sui nostri movimenti. I miei allievi mi riportano dei feedback immediati in tal senso, notano subito la differenza.

Se volete provare, vi lascio il link ad un video che ho fatto su Youtube: aiuta a sciogliere la stanchezza e ad avvicinarsi alla pratica dello yoga.

Sciogli la stanchezza

 


Ricordaci dove possiamo trovarti per provare a praticare con te un po’ di Yoga For Climbers!


Online su Zoom tutti i lunedì e mercoledì dalle 18:30 alle 20:00.
Chi è interessato può contattarmi direttamente via mail o su whatsapp.




Pratiche dal vivo e online presso i centri:
- The Yoga House Roma
- Tulsi Yoga



Social:
Instagram Theyoginiclimber
Facebook Madhūka Yoga con Deb



Contatti:
yogacondeb@gmail.com