Val Daone: tre settori all-round per fare boulder nel cuore del Trentino

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19/03/2025

 

 

Val Daone: tre settori all-round per fare boulder nel cuore del Trentino

 

La meravigliosa piana nei dintorni di Malga Nudole

Da decenni la Val Daone attira gli appassionati dell'arrampicata in tutte le sue forme e discipline, che qui si ritrovano per partecipare ad importanti competizioni come Ice Master, Speed ​​Rock e, dal 2015, anche al raduno di boulder Gramitico. Grazie alla passione degli arrampicatori locali (ma anche degli appassionati di boulder delle palestre bresciane e venete) e, più recentemente, al progetto di sviluppo turistico ValDaone Experience, hanno avuto negli ultimi anni un forte impulso tutte le discipline legate agli sport all'aria aperta ha contribuito alla popolarità di questa valle anche oltre confine.

 

 

Boulder e impatto ambientale in Val Daone

 

L’impegno da parte delle Amministrazioni nel creare aree sempre più accoglienti, adatte anche alle famiglie e a chi si sta avvicinando a questo sport, ha portato in qualche occasione ad affrontare alcune controversie, sia per il modo in cui si è in parte forzato l’ambiente naturale, sia per l’impatto ambientale causato da un grande afflusso di arrampicatori “poco attenti”.

 

La pulizia dell’area di La Plana, dove è stato realizzato il BoulderPark, ha però permesso di confrontarsi sui temi della sostenibilità e dell’impatto ambientale, mantenendo sempre acceso il dibattito su quanto sia importante trovare un equilibrio tra valorizzazione di nuove aree e rispetto della natura come patrimonio collettivo.

 

Per sensibilizzare gli arrampicatori sul tema di un’arrampicata che sia in equilibrio con l’ambiente e che lasci meno tracce possibili, negli anni sono stati organizzati molti eventi come lo Scurla Ploc e il Clean For Climb, due raduni di portata internazionale che hanno accolto tantissimi arrampicatori italiani, sloveni, austriaci, tedeschi e spagnoli in un clima di festa e di condivisione di una passione comune ma anche di consapevolezza ambientale.

 

Ma ora entriamo nel vivo del boulder in Val Daone

Ci si prepara ad una giornata di blocchi sulla roccia!

Lasciandosi alle spalle il Lago d’Idro, la Val di Daone abbraccia, nella sua parte più alta e cioè la Val di Fumo, una sezione del Parco Naturale Adamello Brenta. La strada che si snoda attraverso la valle, e che sale fino al Rifugio Nudole per poi proseguire fino al parcheggio del Lago di Malga Bissina in Val di Fumo, ti farà scoprire boschi di abeti e castagni, dove il cellulare cesserà presto di essere raggiungibile e non ti resterà che immergerti in un meraviglioso ambiente naturale disseminato da massi granitici di bellezza assoluta.

 

 

Arrampicare in Val Daone – le stagioni

 

La Val Daone è molto apprezzata in estate sia dagli arrampicatori locali trentini che dai boulderisti delle regioni limitrofe e da non pochi turisti in cerca di massi da provare al riparo dai raggi del sole. Anche se nel Parco Naturale Adamello Brenta non è possibile campeggiare, il parcheggio nei pressi della Malga Nudole, dotato di servizi igienici sempre puliti e corrente a disposizione per i camper, è un’ottima soluzione per passare qualche notte in quota.

 

Con condizioni più vicine a quelle che promettono le “migliori performance”, anche nelle mezze stagioni è possibile arrampicare tra queste valli verdeggianti, magari scegliendo i boulder che costellano la Piana nel caso in cui possa essere di nostro gradimento un po’ di arrampicata tra sole e ombra.

 

In inverno la situazione si fa decisamente più impegnativa, soprattutto a seconda della quantità di neve che ricopre sia la strada (con conseguente chiusura, in genere da ottobre a maggio), che i massi. Informandosi con gli arrampicatori locali, è possibile essere aggiornati “mese per mese” sull’accessibilità delle diverse aree. Per tutte le altre info logistiche, ti consigliamo di fare affidamento sulla guida Daone Boulder di Versante Sud.

Le forme perfette dei massi della Val Daone

Val Daone: tante aree, infiniti ambienti diversi

 

Ogni settore della Val Daone presentato nella guida di Versante Sud racchiude al suo interno una grandissima quantità di massi e linee sviluppate dall’autore, e da molti altri boulderisti delle zone limitrofe nel corso degli anni. Diventa quindi complicato sia riassumere alcune di queste aree in poche righe (perché presentano magari accessi, tipi di atterraggi e anche stagionalità diverse), sia selezionarle per “bellezza”. Abbiamo quindi pensato di proporti tre aree che rappresentano dei grandi classici, apprezzati anche per la semplicità logistica e il breve avvicinamento, senza per questo avere la pretesa di voler descrivere nel dettaglio tutta l’arrampicata in Val Daone in un articolo unico.

Nudole

 

Arrivando alla Malga Nudole, la strada che sale attraverso una fitta vegetazione boscosa si apre, regalandoci una vista aperta sulla Piana della Malga. Ad un’altezza di 1550mt, l’aria è spesso più frizzantina che nella bassa valle, soprattutto se si arriva qui la mattina presto. Un ampio parcheggio, dotato anche di pulitissime toilette e acqua potabile, accoglie camper e furgoni di arrampicatori che passano qui qualche giorno di ferie e soprattutto molti weekend estivi. I primi massi, come Virgola – un super classico di 6b+, sono individuabili già dal parcheggio, mentre altri massi dalle forme geometricamente perfette si raggiungono dal sentiero che porta verso la Malga Nudole, nella piana che costeggia il laghetto e la Malga stessa. La guida elenca una cinquantina di massi valorizzati con diverse linee, la maggior parte dei quali accessibili con una piacevole camminata in piano.

 

La sua vicinanza al parcheggio molto ampio, la bellezza del paesaggio e delle linee che seguono le forme naturali del granito fanno di quest’area un ottimo punto di partenza per chiunque voglia immergersi nel rilassamento totale di questo ambiente e muovere i primi passi sul granito magico della Val Daone.

 

Qui ci sono molti passaggi classici ed emblematici della Valle: Spigolo dell’anguria, un bellissimo bordo su svasi di 7b+ (che diventa Bue Arrow con partenza dalle tacchette nel diedro, altrettanto interessante), con un’intensa partenza sit start; Thor The King, celebre 8a di resistenza su un imponente masso immerso nella vegetazione e la placca tecnica di Insetto Stecco, un 7a con un’altezza riservata a chi ha nervi saldi e dita di acciaio!

Una delle king line della Val Daone

La Plana Boulderpark

 

È il settore dove ogni anno si svolge il raduno boulder Gramitico, e forse anche per questo è uno dei più frequentati della valle. La sistemazione degli atterraggi e la pulizia dei massi hanno reso accessibile a tutti un’area ricca di possibilità e di stili, dove arrampicatori con esperienze e necessità diverse possono incontrarsi per superare ognuno i propri limiti.

 

Il passaggio di arrampicatori di calibro internazionale come Stefano Ghisolfi e Adam Ondra ha portato il fascino dell’alta difficoltà proprio tra questi massi, con passaggi estetici ed esigenti come Magic Line, 8a (aperto proprio dalla coppia Ghisolfi/Ondra) e l’adiacente Mad Line, 7c. Anche Marco Esparmer, uno dei local più attivi da sempre, ha contribuito allo sviluppo di questo settore in maniera significativa con l’apertura di L’ombelico del mondo, 8a di Clean for Climb 7c+/8a. Da segnalare, sempre in questa zona, anche la linea Sika Suka, liberata da Michaela Kirsch e il bellissimo Cocoo, un 7c su tacche liberato d Valdo Chilese.

 

Il settore più alto dell’area de La Plana prende il nome di Occhio del Ciclope, e rappresenta il lato più “wild” di questa zona. Qui infatti i massi sono più immersi nella vegetazione, con atterraggi spesso da proteggere con un po’ di accortezza in più rispetto a quanto non sia necessario fare nel cuore de La Plana. In totale, tra il Boulder Park e L’Occhio del Ciclope, nella nuova guida sono stati presentati quasi cento massi.

Roccia praticamente perfetta per texture e forme

Dos Dei Aser e The Fish-Man

 

Settore immenso che si sviluppa nei pressi della Casa degli Alpini, decisamente frequentato anche nelle giornate estive. La vegetazione che circonda i massi rende piacevoli anche le giornate più calde e l’avvicinamento – praticamente nullo - al primo gruppo di boulder si fa apprezzare anche dalle famiglie di grandi e piccoli boulderisti.

 

In questo settore, dove anche chi arrampica su difficoltà medio/ facili può trovare un’infinità di passaggi con i quali misurarsi, si trovano le linee più difficili di tutta la valle. Un importante contributo ad opera del super local Valdo Chilese ha regalato a chiunque si possa cimentare passaggi di alta difficoltà linee come Orkaloka, un 8a che combina la fisicità dell’arrampicata in tetto con la tecnica di una bella placca finale, Piccolo ma Caratteristico, sempre 8a con svasi e microtacche e Lime, un bel 7c fisico con partenza su rovesci e gran finale su svasi.

 

Oltre alle linee liberate da Valdo Chilese (tra cui anche l’8b di Fuori Tempo), negli ultimi anni altre perle hanno definitivamente consacrato quest’area della Val Daone tra i “place to be” estivi a livello internazionale, attirando i più forti boulderisti alla ricerca di passaggi al limite. L’avenir nous reserve rien de bon è un 8b (sit start, 8a stand) liberato da Lorenzo Puri su un pannello incredibile e fortemente strapiombante, dove una serie di tacche per niente buone attraversa la parte più centrale del masso. Sullo stesso masso si trova anche Big Illusion, un 8c liberato da Stefan Scarperi che segue tutto lo spigolo destro per traversare poi lungo il bordo del masso e uscire in cima allo spigolo opposto.

 

Tutte le immagini sono di Oliunìd!

Val Daone: boulder estivo nel cuore del Trentino

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