Oriane Bertone è stata, soprattutto nell'ultimo anno, una delle atlete che più ci hanno fatto emozionare nelle gare internazionali di arrampicata. Nella sua prima tappa di Coppa del Mondo Boulder a Meiringen ha esordito con una prestazione ed una finale da urlo, salendo direttamente sul secondo gradino del podio.
Stesso risultato straordinario nella prima gara di Boulder a Salt Lake City, quarto posto nella terza tappa di Coppa del Mondo sempre a Salt Lake City: una serie di risultati che ci ha fatto innamorare del suo stile di arrampicata istintivo e naturale, con movimenti, lanci ed agganci che solo lei è riuscita a fare.
D'altronde il suo Palma Rés sulla roccia all'età di sedici anni era a dir poco incredibile: all'età di dodici anni era stata l'atleta più giovane a scalare un boulder di 8B+ (a Rocklamds), e nel 2020 aveva raggiunto l'elitaria difficoltà dell'8C di boulder.
Abbiamo il piacere di fare due parole con... Oriane Bertone!
Ciao Oriane, benvenuta su Oliunìd! Per noi è davvero un piacere ospitarti nel nostro blog! Come stai e dove ti trovi in questo momento?
Ciao e grazie a voi per avermi invitata! Sto molto bene: in questo momento mi sto allenando molto in vista delle prossime gare di Coppa del Mondo... e mi trovo a Fontainebleau.
L’anno passato è stato molto intenso, con tantissime gare internazionali che ti hanno vista lontana da casa per molto tempo: come hai gestito questo aspetto della vita da atleta, considerato che sei molto giovane?
Sì, l’anno passato è stato il mio primo anno nelle gare senior ed allo stesso tempo dei miei primi viaggi fuori dall’Europa! È stato difficile e mi ha messo abbastanza alla prova, la mia famiglia mi è mancata molto… ma allo stesso tempo sono riuscita a viverlo alla grande, mi è piaciuto tantissimo viaggiare e scoprire paesi dove non avrei mai pensato di andare!
A proposito di viaggi, gli arrampicatori più attenti ti hanno letteralmente vista crescere a partire dai primi viaggi a Rocklands con la tua famiglia fino all’esordio nelle prime gare: possiamo dire che la tua passione per l’arrampicata sia nata proprio sulla roccia?
Assolutamente sì! Ho cominciato ad arrampicare all’età di otto anni sui massi dell’Isola de la Réunion, e mi sono immediatamente innamorata dell’arrampicata. Solo dopo ho cominciato ad arrampicare in palestra: ovviamente mi piace anche molto, ma il boulder in outdoor resta sempre la mia disciplina preferita tra tutte le sfaccettature di questo sport!
Parliamo allora di boulder sui massi: recentemente hai siglato la prima ripetizione femminile di Karma, lo storico boulder di Fontainebleau. Com’è avvenuta questa salita?
Ho deciso di provarlo un giorno in cui ero a Fontainebleau con amici: in due o tre sedute sono riuscita a realizzare tutti i movimenti del blocco e l’uscita, ed ho pensato che sarebbe proprio potuto diventare il mio progetto. Nel frattempo però avevo anche iniziato una preparazione fisica con il mio allenatore e non sono potuta tornare sul blocco per un po’. Ma, appena sono potuta tornare, il primo tentativo è stato quello buono!
Domanda d’obbligo sulle scarpette: che modello hai usato per Karma?
Da alcuni anni scelgo le Drago di SCARPA in quasi tutte le circostanze. Mi sono anche definitivamente innamorata del modello più recente Drago LV: ormai uso o un paio o l’altro sia nell’allenamento in palestra che in gara o, ancora, sulla roccia. Karma fa anche parte di quei boulder che ho provato e salito con le Drago/ Drago LV.
Che stile di arrampicata preferisci?
Io direi senza dubbio quello con movimenti dinamici. Sono sempre stata molto esplosiva, quindi amo i lanci e i salti... mi vengono naturali! Un boulder con movimenti dinamici e di coordinazione è sicuramente un terreno su cui mi trovo a mio agio e che mi piace tantissimo!
Di solito più che di veri e propri obiettivi ci piace parlare di sogni: quali sono i tuoi per questo 2022?
In realtà io quest’anno non avrei solo dei sogni, ma degli obiettivi! ;) Mi piacerebbe rivivere le emozioni di una Finale in Coppa del Mondo, così come ai Campionati Mondiali, se ne avessi la possibilità. Questo sì, mi farebbe sognare!
Ultima domanda: hai mai arrampicato dalle nostre parti?
Avendo un papà italiano, le palestre ma anche le aree boulder italiane hanno sempre fatto parte delle mie mete estive durante le vacanze! Le sale di Torino o Milano sono quelle dove mi alleno di più quando sono in Italia, e cambiare lo stile di tracciatura mi fa sempre molto bene. E oltretutto mi permette di fare il pieno di pasta e pizza!