Cinque ottimi motivi per comprare un crash pad

Tra le tre discipline olimpiche relative all’arrampicata, il boulder è indubbiamente quello che riesce ad accogliere il maggior numero di interessati, riscuotendo un discreto successo sia nella sua versione indoor che outdoor.

 

 

L’attrezzatura necessaria a praticare boulder è decisamente poca: un paio di scarpette, uno o più crash pad e vari accessori come magnesite e spazzolino. Soprattutto per chi si sta ancora avvicinando al boulder ed è alle prime uscire su roccia, l’acquisto di un crash pad può suscitare qualche titubanza. Ma, nel caso in cui tu sia ancora incerto sul da farsi, ti diamo cinque buoni motivi alternativi per attrezzarti a dovere.

 

 

 

 

Materasso per dormire 

 

Il crash pad è a tutti gli effetti un materasso: per questo moltissimi arrampicatori ne sfruttano le sue proprietà ammortizzanti anche per passare rigeneranti notti di riposo tra una giornata di boulder e l’altra. La questione dell’utilizzare il pad per dormirci sopra è talmente presa in seria considerazione in alcuni paesi che alcune schede tecniche riportano, oltre alle caratteristiche di spessore, tipo di chiusura e materiali utilizzati anche la “sleepability”. Ovviamente, se intendi prenderlo con questo secondo fine, ti consigliamo un crash pad di grandi dimensioni (ma controlla che stia nella tenda o nel retro della macchina), con un generoso spessore e chiusura a piega.

 

 

Christian Adams BD

 

 

Divano o interessante elemento di exterior design

 

Per motivazioni strettamente analoghe alle precedenti, non è raro vedere in palestre, negozi di arrampicata (come ad esempio i nostri punti vendita) o case di arrampicatori dei confortevoli divani realizzati con un connubio tra bancali e pad. Colorati e comodi, ti risolvono con un budget abbordabile un angolo vuoto del giardino o l’area relax della tua area di allenamento.

 

 

Oliunìd Shop

 

 

Scala per pulire prese

 

Lanciamo la proposta di aggiungere alle schede tecniche anche l’”impilability”, ovvero la capacità di aggregare i crash pad in torri di egregie dimensioni al fine di ispezionare e pulire le prese senza barcollamenti pericolosi. Più che sconsigliarti, ti vietiamo di usare questo metodo per provare il boulder già da “qualche presa più in su” perché una caduta su una torre di crash pad potrebbe essere – per evidenti ragioni - rovinosa.

 

 

Christian Adams BD

 

 

Piano di gioco per bimbi

 

Se non sei ancora un “veterano” delle uscite a far blocchi con tutta la famiglia, te lo diciamo noi: in quel minimo arco di tempo in cui tu peschi dalla sacca da boulder scarpette, nastro e magnesite, di solito i “più piccoli” partecipanti alla giornata  sono già senza scarpe sul crash pad più comodo in assoluto per fare capriole, merende ed altre bizzarrie. Consiglio a cuore aperto: porta un crash pad in più con lo specifico intento di farne una base per gioco tutta per loro. E non sperare che si accontentino del Sit Pad.

 

 

Foto di archivio

 

 

Fare boulder

 

In ultimo ovviamente un crash pad ti permette di praticare in tutta sicurezza lo sport che più ci appassiona, per quanto fino a non troppi anni fa ci si arrangiasse con tappetini della macchina, asciugamani ed altre superfici tessili di fortuna. Su Oliunìd sono arrivate tantissime novità per uscite tra i massi di ogni tipo: vieni a dare un’occhiata!

 

 

Christian Adams BD

 

 

Tutte le immagini sono di Black Diamond, Christian Adams