Cinque falesie facili per chi va ad arrampicare per le prime volte a Finale Ligure

Finale Ligure è senza dubbio una delle mete più ambite dell'Italia nord-occidentale per gli appassionati di arrampicata sportiva, soprattutto in inverno. Per chi non abita troppo lontano e ha la possibilità di andarci, Finale è il luogo da privilegiare anche nelle giornate più fredde, con la garanzia di trovare una roccia assolutamente eccezionale. Al di là della roccia incredibile, dell'esposizione perfetta in inverno e dell'atmosfera che regna a Finalborgo, chi viene qui per arrampicare può mettersi alla prova su vie leggendarie e di rara bellezza. Non mancano ovviamente altre attività ed iniziative annesse all'arrampicata, come l'evento solidale Finale For Nepal che ogni anno richiama boulderisti da tutto il Nord Italia.

 

 

L’arrampicata a Finale Ligure offre talmente tante possibilità che, se non sei pratico, scegliere la falesia giusta dove passare il fine settimana può essere un’impresa. Le guide sull’arrampicata a Finale (Vertical Life e Versante Sud) sono tutte molto valide e ben fatte: prendendo spunto dalla nostra esperienza e dalle loro indicazioni, abbiamo pensato di segnalarti cinque falesie dall’accesso intuitivo, molto frequentate (così ti imbatterai con più facilità in qualche local a cui chiedere informazioni di ogni tipo) e con vie per tutti i livelli, ma soprattutto con difficoltà medio- facili. Molte di queste falesie comprendono al loro interno svariati settori: noi abbiamo scelto i “classiconi”, ma puoi naturalmente spostarti di pochi metri per trovare antri meno frequentati ed altrettanto belli.

 

 

FinalMarina si riempie ogni anno di colori ed arrampicatori in occasione di Finale For Nepal

 

 

Il tipo di roccia

 

La roccia, come dicevamo, è mozzafiato. Il calcare è ben lavorato a gocce e buchi, anche se in alcuni punti risente delle conseguenze del passaggio di migliaia di arrampicatori che sono venuti a provare queste vie a partire dagli anni '80. Le sue strutture si prendono spesso la conformazione di grotte molto lavorate, con prese che offrono difficoltà accessibili anche in forte strapiombo o tetto. Particolarmente caratteristico è il settore dell'Alveare, dove troviamo Hyaena, lo storico capolavoro di Andrea Gallo conosciuto in tutto il mondo.

 

 

Ancora oggi Hyaena rappresenta una tappa obbligata per qualsiasi arrampicatore che desideri aggiunhere una ripetizione fondamentale ad un Curriculum di alto livello.Il settore Alveare, uno dei più a sud di tutti, riassume le caratteristiche di numerose vie di Finale: brevi, con movimenti di blocchi, buchi e prese ridotte all'essenziale. Tutti quelli che amano le vie di blocco, con sezioni brevi e intense, troveranno qui l'imbarazzo della scelta tra le tante vie - di livello medio/alto - da provare.

 

 

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La Grotta dell'Edera, esempio di una delle tante strutture strapiombanti o in tetto che possiamo trovare a Finale Ligure. Foto di Sylvain Mauroux, per concessione di Unsplash

 

 

Qualsiasi sia il tuo stile di arrampicata preferito, a Finale Ligure troverai sempre vie belle e di alta qualità: ecco le cinque falesie che abbiamo selezionato per te.

 

 

Rocca di Perti

 

Oltre ad essere una delle falesie più estese del finalese, è anche una delle più frequentate, sia per l’avvicinamento veramente minimo per i primi settori che per la bellezza della roccia lavorata e le difficoltà a portata di tutti. La prima parete che incontri sul sentiero è la “Parete delle Gemme”, con moltissime vie sul sesto grado. Se decidi di venire qui di domenica, ti consigliamo di assicurarti un parcheggio per tempo, visto che potrebbe affollarsi molto in fretta! La sua esposizione al sole la rende molto frequentata in inverno e nelle mezze stagioni, anche se i numerosi settori offrono esposizioni sempre un po’ diverse tra loro; inoltre il Grotto ed il Versante Nord sono fruibili anche con temperature più alte.

 

 

Parete delle Gemme

Il bivio tra Parete delle Gemme e Placca dell'Oasi alla Rocca di Perti

 

 

Boragni

La falesia di Boragni invece è più adatta quando il sole finalese inizia a scaldare: l’accesso è generalmente molto comodo e non richiede un avvicinamento di dieci o quindici minuti. Anche questa è una struttura che comprende moltissimi settori: tra tutti possiamo consigliarti la Bastionata del settore sinistro, con vie verticali a buchi su roccia sempre da cinque stelle e un’infinità di vie di grado quinto o sesto.

 

 

Rian Cornei

 

A Rian Cornei troviamo una quantità di settori che offrono un’arrampicata più variegata e su stili diversi: dai muri verticali agli strapiombi e grottini, qui c’è un po’ di tutto. Tra i settori più belli ed apprezzati c’è senza dubbio l’Italsider, con vie strapiombanti o verticali ma molto spesso con uno stile potente sue vie corte anche nelle difficoltà più contenute. Se preferisci l’arrampicata tecnica e di equilibrio, ti consigliamo la Placconata centrale con vie in placca di altissime qualità e una quarantina di vie raramente sopra il 7a. Non possiamo non accennare anche alla Falesia del Silenzio, un settore riparato dal vento con vie di tutte le difficoltà su placche o muri leggermente strapiombanti: uno dei settori più belli e selvaggi di tutta Finale.

 

 

Monte Cucco

 

Chi non ha sentito parlare di Monte Cucco? Quest’area rappresenta l’arrampicata a Finale dai suoi esordi ai giorni d’oggi e comprende alcune vie super classiche dell’arrampicata in questa zona. Il settore più classico è quello della Torre con vie storiche su muri verticali a buchi, dove la roccia ogni tanto risulta non essere più “nuovissima”. Ci sono vie per tutti, dal principiante che vuole provare qualche via facile e facilissima all’arrampicatore più esperto, ma è sicuramente una falesia per chi si diverte su vie di 6b/6c.

 

 

Rocca di Corno

 

Quando fa freddo e c’e vento, a Rocca di Corno troverai sempre qualche arrampicatore che cerca una giornata al riparo dal gelo. Anche questo è uno dei settori più storici di Finale ed anche l’arrampicata è abbastanza old-school con vie tecniche e di movimento su pilastri e fessure; non mancano vie lunghe molto apprezzate in inverno. Il settore Futura è uno degli ultimi ad essere stati attrezzati, con vie in placca molto tecniche ma anche strapiombi e diedri.

 

 

Per gentile concessione di Petzl Distribution - credits to Pietro Bagnara e Lorenzo Morandini, climber Wafaa Aimar al Bric Pianarella

 

 

Accessi e restrizioni

 

Ovviamente, i numerosi aspetti positivi di Finale portano talvolta a un afflusso in alcuni settori e parcheggi congestionati: un consiglio innegabile è quello di arrivare presto ai settori per poter trovare più facilmente parcheggio. I sentieri di avvicinamento sono spesso piacevoli passeggiate nel bosco, ma non tutti sono praticabili per chi ha passeggini al seguito o bambini molto piccoli: consulta sempre la guida prima di avventurarti!

 

 

Alcuni dei settori che abbiamo nominato ha delle restrizioni nei suoi accessi durante il periodo di nidificazione dei rapaci: accertati tramite le guide di non dover cambiare i tuoi piani per il weekend all’ultimo! Ti consigliamo naturalmente di far riferimento alle guide anche per gli accessi, informazioni dettagliate e molte altre possibilità di arrampicata: fai un giro sul sito di Oliunìd per scegliere tra Versante Sud e Vertical Life!

 

 

Dove dormire?

 

Alcuni campeggi aperti tutto l'anno rendono la vita facile anche a chi non ha un camper o un furgone. Ma per chi vuole un minimo di comfort in più, soprattutto in inverno, non mancano le possibilità di scelta tra bed nad breakfast ed agriturismi, come il Ca' di Alice. Offrendo camere a prezzi accessibili e colazioni generose, è il luogo di ritrovo classico per gli scalatori che scendono ad esempio dal Bric Grigio o dalla Cattedrale, il cui sentiero di accesso passa proprio davanti alla locanda. Fermarsi qui per un aperitivo o una merenda rigenerante è un must!

 

 

Camping Terrerosse

Il bellissimo camping Terrerosse, aperto tutto l'anno con bar e pizzeria per rifocillarsi con prodotti tipici home-made!

 

 

Foto di copertina: per gentile concessione di Petzl Distribution - credits to Pietro Bagnara e Lorenzo Morandini, climber Wafaa Aimar al Bric Pianarella

 

 

Disclaimer. I suggerimenti proposti in tutti gli articoli sull'arrampicata non pretendono di essere esaustivi; avendo carattere solamente informativo, non sostituiscono in nessun modo il parere di trainer ed istruttori di arrampicata.Ti consigliamo di rivolgerti sempre ad un Istruttore o Guida Alpina per le tue prime esperienze su roccia e di aver completato un corso di arampicata di base prima di andare ad arrampicare in autonomia.