Arrampicare in inverno ad Oliana

In gran parte d’Italia andare in falesia in inverno vuol dire sviluppare una discreta tenacia contro il freddo, portando a mostrare già verso dicembre i primi segni di insofferenza verso le mani gelate e la sinusite cronica. E’ così che il periodo delle vacanze di Natale vede un esodo di massa, per chi può fare ferie, verso i posti arrampicabili più caldi, asciutti e possibilmente low cost d’Europa. In poche parole: Grecia e Spagna.



Quest’ultima nazione con più roccia che boccadillos, offre talmente tante possibilità che si potrebbe andare ogni inverno in una falesia diversa. Nella zona di Lerida, una di quelle con maggiore concentrazione di roccia attrezzata, spicca Oliana, una delle falesie più esigenti se non vogliamo dire proibitive, della Spagna.



La falesia si sviluppa in un’unica barra dall’inclinazione sempre più pronunciata, con roccia di calcare grigio a buchi, canne, qualche tacca e prese generalmente buone. L’arrampicata che ne deriva è quindi fortemente acciaiante, che sfinisce gli avambracci anche per la lunghezza delle sue vie, lunghe fino a quaranta metri.



Oliana rappresenta forse la falesia con la maggiore concentrazione di vie dure al mondo: un grosso contributo allo sviluppo in questo senso è stato dato da Chris Sharma che ha chiodato, pulito e liberato (nella maggior parte dei casi) moltissime vie ora celebri come Pachamama, Papichulo, Fish Eye, Mind Control ed in ultimo La Dura Dura, la celebre via di 9b+ liberata da Adam Ondra.



L’esposizione è completamente a sud, ma bisogna tenere conto di un particolare che potrebbe rovinare le ferie: la nebbia. Per non sappiamo quale strana conformazione geografica succede che spesso fai colazione nel paese in pieno sole, e quando arrivi in falesia sei avvolto dalle nebbie della Transilvania. Freddo, umido ed il miraggio del sole che intuisci essere solo tre metri più in basso, potrebbero non abbandonarti per tutta la giornata. E’ meglio tenere sempre a portata di mano un paio di falesie opzionali di riserva.



La falesia è raggiungibile con una camminata di circa quindiciminuti e rientra nella categoria delle “falesie comode, ma non attaccate alla macchina”. Innumerevoli possibilità per dormire e per ristorarsi in maniera sorprendentemente economica e ghiotta rendono una vacanza da queste parti davvero piacevole.



 foto chris sharma channel






29 novembre 2018