Arrampicare a Margalef: cinque settori per tutti

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06/11/2024

 

 

Arrampicare a Margalef: cinque settori per tutti

 

 Settore l'Átic, climber Ariadna Pallé, via Egoman

Margalef è una delle destinazioni di arrampicata sportiva più gettonate degli ultimi decenni, soprattutto nelle mezze stagioni e in inverno. La quantità di settori di cui è composta lascia pensare che la sua storia abbia radici profondissime, che affondano in anni ben precedenti al nuovo secolo.

 

 

In realtà, la scoperta e valorizzazione di questo paradiso per arrampicatori di ogni parte del mondo è avvenuta intorno ai primi anni 2000 ad opera di Jordi Pou e, in un secondo momento, di Joan Ribera. I primi settori a essere stati chiodati con il “placet” dei proprietari terrieri – convinti che l’arrampicata da quelle parti non avrebbe avuto un futuro – furono Can Llepafils, Can Torxa, Can Pesafigues e Can Verdures, tutti chiodati con vie facili o medio-facili ed accessibili a tutti.

 

 

Poi fu il momento di Laboratori e delle vie dure, che attirarono i primi grandi nomi come Dani Andrada, portando a un’importante attenzione mediatica e a una crescente curiosità anche da parte degli arrampicatori stranieri. Margalef si affermò come meta meritevole di essere visitata da tutti, ed il suo successo crebbe in modo esponenziale.

 

 

Oggi la cittadina di Margalef sopravvive anche grazie al turismo degli arrampicatori e si è attrezzata per accoglierli al meglio, sia con strutture ricettive che con pub, pizzerie e locali dal carattere “familiare”. L’atmosfera speciale che si respira a Margalef è uno di quegli aspetti che fanno tornare qui gli arrampicatori inverno dopo inverno.

 

 

La tranquillità, la bellezza del centro storico, il costo della vita contenuto e la quantità e qualità delle vie su cui possiamo lavorare per interi decenni hanno fatto diventare Margalef una delle mete spagnole più apprezzate di sempre. Ti presentiamo quindi cinque settori super classici, imperdibili e con tante vie facili: li trovi anche sulla nuovissima guida Margalef Rock Climbing Guidebook, insieme a un’impressionante quantità di altre proposte.

Settore Balcó de la Penya Roja, climber Moniek Steenis, via Dels Maquis.

Racò de les Espadelles – Cova del Cavall 
 

Il Racò de les Espadelles comprende una quantità di vie e settori che potrebbero giustificare una presentazione dedicata esclusivamente a loro. Per dare uno strumento agli arrampicatori di livello “beginner”, proponiamo il settore piuttosto recente de la Cova del Cavall, con un’ottima quantità di vie di quinto e sesto grado non eccessivamente lunghe e su una roccia ancora nuova. Uno dei punti di forza di questo settore è che si sviluppa sia all’interno della grotta che nelle sue pareti esterne, diventando in questo modo una scelta naturale per gruppi di arrampicatori dal livello eterogeneo. Se le pareti esterne hanno una struttura per lo più verticale, nella parte interna gli strapiombi sostenuti portano ad avere una buona quantità di vie dal 7a in su. È una destinazione tipicamente invernale, che va in ombra solo dopo le 16.00. Vicino a la Cova del Cavall si susseguono tantissimi settori molto frequentati soprattutto in inverno come Transilvania, Espadelles Estensiòn e Racò de les Espadelles. Impossibile annoiarsi.

 


Laboratori
 

Il Laboratori è il settore preferito da tutti quegli arrampicatori che amano le vie corte e boulderose, con passaggi intensi su muri molto strapiombanti. Tra tutti quelli che ti proponiamo è il settore forse meno adatto ad un livello beginner, ma merita di essere presentato perché chiunque passa da qui almeno un giorno della sua vacanza. Le sue pareti infatti si affacciano direttamente sulla strada, motivo per cui è gettonatissimo da chi non ama i lunghi avvicinamenti, e il fascino di alcune vie molto dure come Demencia Senil o First Round, First Minute attirano chiunque voglia almeno vedere una via di 9b da vicino. C’è anche qualche via più facile, diciamo tra il 6a e il 6c, anche se lo stile resta sempre esigente e compresso su pochi metri di sviluppo. È la classica falesia un po’ sovraffollata durante le vacanze di Natale grazie alla sua ottima esposizione al sole: per chi ha un livello intermedio o evoluto, scalare qui a dicembre è un vero piacere.

 


Bloc del Porc

 

Il Bloc del Porc è il classico settore scelto da famiglie con bambini, con un avvicinamento praticamente nullo e bellissime placche appoggiate che faranno prendere dimestichezza con l’arrampicata a chiunque. Non è comunque da considerare un settore adatto esclusivamente a chi stia iniziando ad arrampicare: per quanto abbia tantissime vie con prese generose, piedi buoni ed un’ottima chiodatura, nella sua parte destra offre qualche sfida in più a chi arrampica su difficoltà dal 6a al 7a+, con una via molto bella – e ben chiodata -di 7c. Trattandosi di un masso enorme che offre possibilità di arrampicata su entrambe le facce, è arrampicabile sia in pieno inverno – nella faccia orientata a sud, cioè quella con le vie più facili – sia nelle mezze stagioni (resta al sole fino alle 2).

Settore Cand dit Gros, climber Irena Lasota, via Indian Holidays.

Camì de l’Ermita

 

L’area Ermita, un po’ come l’area Espadelles, comprende diversi settori che si susseguono lungo questa barra, che è un vero paradiso per chiunque arrampichi sui gradi da 6a a 6c. Solo nel settore Camì de l’Ermita ci sono una ventina di vie, dal quinto al 6c, caratterizzate da placche con prese buone e una chiodatura assolutamente adatta al grado. Salendo lungo il sentiero verso destra, le vie si fanno più impegnative, arrivando a difficoltà fino al 7b+, ma le migliori restano indubbiamente quelle più facili. Tuttavia, la base per fare sicura, non sempre comodissima, non incoraggia le famiglie con bambini ad avventurarsi in questi settori. Anche Camì de l’Ermita, come quasi tutta l’area, è una falesia tipicamente invernale, caratterizzata da un’ottima roccia.

 

 

Can Regino

 

Il settore Can Regino è uno dei più centrali dell’omonima area e risente talvolta del grande successo che ha tra gli arrampicatori di livello facile e intermedio. Qui, infatti, c’è una concentrazione di vie facili e molto belle che faranno divertire chiunque sia a suo agio con le difficoltà dal 6a al 7a. La sua esposizione a nord-est la rende perfetta per le mezze stagioni, restando al sole fino alle 15:00 nella sua parte più a sinistra e fino alle 13:00 sul lato destro. Su questo versante si trovano anche alcune vie decisamente più sostenute, con difficoltà fino al 7c. Quando Can Regino è decisamente troppo affollato, si può comunque ripiegare sul vicino Sobregan, con bellissime vie dal 6a al 6c e un avvicinamento di circa quindici minuti.

 

 

Se vuoi saperne di più, la nuova guida Margalef Rock Climbing Guidebook offre descrizioni dettagliatissime di tutti i principali settori di Margalef, con indicazioni precise su avvicinamenti, vie da non perdere e anche qualche accenno storico!

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