Una corda attorcigliata è meno resistente?

A qualsiasi arrampicatore del mondo è successo di dover gestire situazioni di arrampicata con una corda malamente attorcigliata. Il termine inglese “pig-tail” rende bene l’idea della forma che assume la corda: un groviglio di nodi e asole una dentro l’altra, che più cerchi di disfare e più ne generano di nuovi.

 

 

Una volta si era soliti dare la colpa alla “corda nuova” e ad un non attento svolgimento della stessa prima del primo utilizzo. Ora moltissime corde vengono impacchettate con un sistema di sbobinatura preventiva che le rende pronte all’uso un secondo dopo che le abbiamo spacchettate. Eppure il fenomeno dell’attorcigliamento della corda si verifica ancora: Black Diamond nella sezione QC Lab del suo sito ha approfondito l’argomento, testando anche la resistenza della corda attorcigliata in caso di caduta.

 

 

Riprendiamo i punti più salienti del loro approfondimento e ti rimandiamo al post che trovi sul sito di Black Diamond per maggiori approfondimenti.

 

 

Emma Smith from Unsplash

 

 

Perché si attorciglia la corda

 

Come abbiamo già accennato, tra i motivi principali per cui si attorciglia una corda c’è sempre e comunque il mancato svolgimento della corda prima di utilizzarla in falesia, soprattutto se è stata impacchettata con sistemi “old-school”. La sbobinatura preventiva che aiuta ad aggirare questo problema prende vari nomi a seconda dei brand, dal 3D Lap Coiling, al Ready to Climb e Climbready, per fare solo alcuni esempi.

 

 

Quando gli attorcigliamenti si verificano su una corda già usata, di solito le cause più comuni possono essere tre: l’arrampicata in moulinette (e già il nome ci fa onomatopeicamente pensare a giri e rigiri), la frizione su rinvii particolarmente usurati o l’utilizzo dell’ATC per la discesa in corda doppia.

 

 

Il principio per cui la corda si gira è strettamente legato alla tipologia di carico e di frizione su determinati materiali, come può essere il solco di un rinvio usurato. Per quanto riguarda la tipologia della sosta che può creare i fastidiosi attorcigliamenti, vi rimandiamo per tutti i dettagli e possibili soluzioni nel caso vi troviate in una situazione simile al sito di Black Diamond o di Alpine Savvy.

 

 

Ad ogni modo l’approfondimento dei tester di Black Diamond era volto a misurarne una variazione nella resistenza delle fibre.

 

 

Il test

 

Il test è stato eseguito con due cadute su corde preventivamente attorcigliate: in un caso simulando l’arrampicata da primo e nell’altro l’arrampicata da secondo, con un’assicurazione di tipo statico. Nel caso della caduta da primo su un rinvio, si è usato un fattore di caduta > 1, nel caso dell’arrampicata da secondo si è simulata una caduta con un minimo di corda “in più”.

 

 

Nonostante siano state utilizzate varie corde di diametri diversi, non è stato rilevato un danno significativo o visibile alla corda. Il test presenta evidentemente dei limiti, ma comunque può sollevare da grosse preoccupazioni chiunque si trovi ad arrampicare con dei riccioli di corda davanti a sé.

 

 

Ognuna delle situazioni che può portare la corda ad attorcigliarsi ha una possibile "soluzione" che ti garantisce un'arrampicata più fluida e serena. Leggi l'articolo completo per saperne di più ed approfondire su quali tipologie di corde e con quali diametri sono stati eseguiti i test. E se sei alla ricerca di una corda che sia stata confezionata con un sistema di sbobinatura preventiva, clicca qui.

 

 

ATTENZIONE: Questo articolo è solo a scopo informativo e non pretende di spiegare esaustivamente il corretto funzionamento dei vari attrezzi citati, per cui si rimanda ai rispettivi manuali di utilizzo. I nostri consigli sono da prendere solo come parte integrante di un processo di formazione e di pratica che ogni arrampicatore deve affrontare con istruttori qualificati per arrivare a padroneggiare queste tecniche di assicurazione. Questo articolo non pretende di essere esaustivo, nè di sostituirsi ad una formazione specifica sull'assicurazione in arrampicata sportiva, per la quale è necessario verificare le proprie capacità con istruttori qualificati.