Raduni boulder per arrampicatrici: ne parliamo con Caroline Ciavaldini

Alle porte del ben riuscito raduno per sole arrampicatrici Grimpeuses, abbiamo voluto fare una chiacchierata con Caroline Ciavaldini sulle tematiche di un raduno boulder al femminile, nonchè della maternità e della famiglia viste dal punto di vista di una climber.



Ciao Caroline, bentornata su Oliunìd! Prima di tutto: come state, e dove siete ora di bello tu e James (Pearson)?

Ciao! James ed io siamo appena tornati da una bellissima avventura in Giappone! Presto potrete vedere anche le prime fotografie, intanto posso dirti che è stata davvero un’esperienza di arrampicata diversa dal solito.



Non vediamo l’ora! Abbiamo visto che hai partecipato all’evento Grimpeuses, un raduno boulder solo per donne: era la prima volte per te in cui partecipavi ad un evento del genere?

In realtà io ho proprio preso parte all’organizzazione dell’evento con il supporto di sponsor come The North Face, Wild Country, La Sportiva, Altissimo e FFME! E’ stata un’idea che ho maturato dopo aver parlato al Climbing Symposium in Inghilterra 4 anni fa. Solo arrampicatrici, solo ragazze: l’atmosfera è interessante!



Secondo te perchè sempre più spesso si parla di donne ed arrampicata, e come pensi che questo sia influenzato dal livello ora incredibile che stanno raggiungendo le ragazze in questo sport?

Non c’è dubbio che di recente l’argomento delle donne che praticano sport sia molto in voga. Perchè? Se guardi indietro nella storia non vai tanto lontano: le donne sono state ammesse molto tardi alle Olimpiadi, e comunque in una percentuale molto più bassa rispetto agli uomini. Oltre a questo non ci sono mai state super eroine, esploratrici, riferimenti sportivi. Le bimbe non hanno modelli femminili a cui ispirarsi se non Cenerentola e la Bella Addormentata!

Io in prima persona ho dovuto superare i miei limiti circa la paura dell’ignoto o del pericolo, che avevo solo per motivi culturali. Ho capito anche grazie a James che potevo superarle contando su me stessa, e così ho iniziato ad essere di nuovo curiosa, e di aver voglia di buttarmi in situazioni nuove.

Vedo che la mentalità in generale sta già cambiando, tutti gli sport stanno facendo passi avanti in questo senso, anche quelli considerati meno “femminili” come calcio e rugby.  Ma poi perchè meno femminili? E’ una convinzione culturale che dobbiamo superare.



Tra l’altro abbiamo visto su Instagram che presto tu e James diventerete genitori! Come immaginate la vostra futura vita arrampicatoria?

Sì, a gennaio! Siamo felici e terrorizzati! Abbiamo un sacco di idee e progetti, così come viaggi in mente. Sicuramente certi aspetti dovranno cambiare, probabilmente non sarà il caso di portarci la creatura su per una multipitch haha! Ma ci sono molte cose che potremo comunque fare in tre!



Ci sono mamme arrampicatrici che ti stanno ispirando, nonostante il fatto che magari ora abbiano meno tempo per arrampicare ed abbiano cambiato le loro priorità?

Ho visto che alcune ragazze tornano più forti dopo la gravidanza. Sono sicura che se il papà è pronto a condividere il suo tempo ed a cambiare a sua volta le sue priorità, si può crescere davvero molto. Martina Cufar sta scalando come prima, così come Robyn Erbesfield ha trovato il suo modo di coinvolgere la famiglia. Tutto è possibile!



Cosa ci puoi dire su maternità e arrampicata? Stai continuando per ora?

Sì, sono al quinto mese e sto arrampicando, anche se ho smesso di farlo da prima. Non posso più arrampicare in forte strapiombo, ho qualche chilo in più e ho gli addominali fuori uso... ma non posso sicuramente stare seduta ad aspettare! Anche fare solo due vie facili ogni tanto è un piacere, e le sensazioni sono positive.



Caroline grazie per la chiacchierata e per le foto che ci hai mandato del raduno! Ci risentiremo molto presto qui su Oliunìd!


 





30 settembre 2018