Alessia Mabboni è giovane, anzi, giovanissima: con i suoi sedici anni porta già sulle spalle un’esperienza nel mondo delle gare nazionali ed internazionali assolutamente invidiabile. L’anno scorso ai Campionati Mondiali Giovanili di Voronnezh è arrivata terza nel Boulder, e seconda nella Lead, ma è stata superlativa anche nei circuiti di gare Senior Nazionali. Entrando in due finali su tre nelle gare di Coppa Italia, è salita sul terzo gradino del podio a Bressanone, ed ha concluso le gare Boulder con uno spettacolare secondo posto al Campionato Assoluto Italiano Boulder 2021, dietro solo alla super campionessa Camilla Moroni.
Ed anche quest’anno è già partita alla grande: nella prima tappa di Coppa Italia di fine febbraio si è guadagnata con grinta un difficile terzo posto, facendosi largo tra atlete che vantavano qualche anno in più di lei in quanto a gare. E come facciamo sempre, quando qualche atleta ci colpisce per talento e tenacia, le abbiamo chiesto se volesse fare due chiacchiere con noi.
Ciao Alessia, benvenuta nel nostro blog! Come ti senti dopo questa prima gara in Coppa Italia?
Cosa studi e come riesci ad organizzarti tra gli impegni scolastici e gli allenamenti?
Sto frequentando il terzo anno del liceo linguistico; personalmente sono una ragazza parecchio esigente con me stessa, addirittura più come studentessa che come atleta. Proprio per questo è fondamentale per me riuscire a fare bene entrambe le cose. Ritengo che alla mia età puntare solo sullo sport sia un rischio troppo grande, meglio tenersi più porte aperte per il futuro. Conciliare tutto non è per niente facile sopratutto quando inizia la stagione, ma di certo con una buona organizzazione e tanta volontà si può fare tutto.
Quando hai iniziato ad arrampicare?
La stagione delle gare è appena iniziata e come sappiamo è molto fitta, soprattutto per una ragazza della tua età che può competere, e con ottimi risultati, sia nei circuiti Senior che Junior. Come selezioni le gare a cui partecipare?
La finale di Coppa Italia dello scorso weekend è partita per te un po’ in salita, ma poi sei riuscita a stravolgere il risultato dei primi due blocchi conquistando punti preziosi e concludendo al terzo posto (e la tua gara ci ha colpito anche per questo!). Come riesci a gestire mentalmente un inizio di finale che non sembra andare come vorresti?
Ad essere sincera non lo so neanche io. Qualche anno fa un inizio come quello di domenica mi avrebbe completamente fatto uscire di testa, ma ultimamente ho capito che una gara non è finita finché non è finita realmente. Quando mi rendo conto che il blocco è a me meno congeniale, trasformo tutto in una sfida contro me stessa e i miei limiti, e punto tutto sul divertirmi!
Quali sono i blocchi in cui riesci ad esprimere al meglio il tuo stile di arrampicata e quali quelli che ti mettono in difficoltà?
La tua attitudine verso le gare è sempre particolarmente positiva e lo si vede dal modo in cui affronti serenamente ogni blocco: quanto aiuta un giusto approccio mentale verso dei buoni risultati in gara?
Per me è fondamentale! Personalmente focalizzarmi solamente sul risultato, non mi fa godere a pieno la mia scalata e di conseguenza non mi riesco ad esprimermi al meglio. Il mio primo obiettivo di ogni gara è godermi ogni singolo momento sulla parete e, se così accade, il risultato viene di conseguenza!
L’aspetto psicologico fa parte dei tuoi allenamenti in qualche modo?
Da questo punto di vista posso ritenermi molto fortunata in quanto non sono mai stata una che soffre più di tanto le gare e trovare il giusto assetto mentale in gara è qualcosa che mi viene naturale.
Promemoria attivato quindi sul canale Youtube della Federclimb per seguire in diretta la prossima gara di Coppa Italia sabato 19 e domenica 20 marzo presso la palestra Crazy Center di Prato!
Photo credits: sito FASI, Davide Terenzi e Giovanni Danieli