Come funzionano gli attacchi da scialpinismo e quali scegliere

Nello scialpinismo gli attacchi hanno la doppia funzione di lasciare libero il tallone durante la fase di salita, per permettere allo scialpinista di salire senza troppa fatica, e di bloccarlo durante la discesa. Queste caratteristiche li distinguono dagli attacchi delle altre attività sulla neve dove il tallone deve rimanere sempre ancorato all’attacco, ma li accomunano nell’importanza dello sgancio dello scarpone in caso di caduta. Come per tutta l’attrezzatura di base da scialpinismo, i parametri che ci interessano maggiormente sono leggerezza ed affidabilità, utilizzo semplice e struttura robusta.



La scelta dell’attacco viaggia di pari passo con gli scarponi e gli sci e quindi risponde alle esigenze dell’attività che abbiamo scelto: dai modelli più semplici e robusti per le prime escursioni passiamo a modelli molto sofisticati, leggeri e molto reattivi per le discese più impegnative. Gli attacchi più recenti ed ormai maggiormente utilizzati sono definiti attacchi PIN ed hanno ormai quasi completamente sostituito gli attacchi a telaio per la loro straordinaria robustezza oltre che per la semplicità di utilizzo, ma soprattutto per via della regolazione della forza di sgancio.



I nuovi attacchi Dynafit sono gli unici ad avere la certificazione sulla sicurezza TUV che garantisce uno sgancio ottimale e con una forza regolabile (DIN) da 4 a 10 o da 2 a 12 nei modelli più tecnici per la discesa. Lo sgancio avviene tramite la rotazione del puntale anteriore e il livello di sicurezza raggiunto con questa certificazione si affianca ai parametri richiesti dallo sci da discesa. La regolazione avviene in base al peso dello sciatore ed alla tipologia di discesa che affrontiamo: un valore molto alto non si sgancia in caso di forti sollecitazioni dovute alla ripidità ed è adatto a sciatori robusti ed esperti, mentre un valore più basso farà sganciare molto più facilmente lo scarpone adattandosi a corporature esili e sci alpinisti alle prime esperienze.

 


Gli attacchi sono formati da puntale e talloniera o alzatacco che può avere due o tre regolazioni: ruotato per permettere allo scarpone di incastrarsi in fase di discesa o alzato a due altezze diverse per le salite più o meno impegnative. Possono essere anche dotati di Skistopper, ovvero di un sistema che permette di non perdere lo sci in caso di caduta; alcuni modelli che ne sono sprovvisti compensano questa opzione con una sicurezza sulla talloniera. Oltre a questi “optional” è sempre buona norma dotarsi del cinturino che tiene attaccato lo sci allo scarpone per evitare di perderlo in fase di caduta.



Il materiale è quasi sempre alluminio forgiato, ma nei modelli da gara possiamo trovare anche inserti in titanio e altre componenti che alleggeriscono la struttura; il sistema di montaggio più utilizzato dalle principali case produttrici come Dynafit è la Low Tech a due fori. Questo sistema è molto apprezzato per la versatilità soprattutto in fase di salita ed è compatibile solo con gli scarponi predisposti dei fori metallici.



attacchi scialpinismo Dynafit



1 novembre 2019