Cinque classici metodi di allenamento per l'arrampicata

Quali sono i sistemi più efficaci per allenarsi per l'arrampicata e quali strumenti utilizza la maggior parte dei climber? Da una parte negli ultimi anni abbiamo assistito ad una fioritura di nuovi metodi e di contaminazioni dalle preparazioni atletiche di altri sport, ma allo stesso tempo non passano mai di moda gli strumenti più "classici" come il trave, il Moonboard e le altre tipologie di attrezzature specifiche per l'arrampicata.

 

 

Vediamo quindi i punti di forza delle diverse tipologie di attrezzatura.

 

 

Trave

 

Nella sua forma più artigianale è stato probabilmente il primo strumento realizzato per allenare le dita a "strizzare" le microtacche ed a sviluppare una forza specifica tipica del nostro sport. L'abbondanza di travi ora disponibili ci dà la possibilità di scegliere tra dei mastodontici modelli da palestra con svasi, pinzate e monoditi e delle versioni più minimaliste dedicate al riscaldamento. Tra tutti gli strumenti specifici, è quello che più "attrae" d'istinto gli arrampicatori di ogni livello che approdano in una palestra di arrampicata, nonché il più semplice da integrare tra le mura domestiche.

 

 

Possiamo quindi immaginare che tra tutte le opzioni riservate all'allenamento della forza delle dita, sia il più avvicinabile dalla maggior parte degli arrampicatori. Nonostante questo non dobbiamo mai sottovalutare la specificità di questi esercizi, che ci allontano dal gesto tecnico a scapito di insistenti sollecitazioni sulle nostre dita. Sono quindi da usare con molta cautela, e possibilmente con la supervisione di un trainer se arrampichi da meno di un anno o se sei particolarmente "giovane".

 

 

Pan Gullich

 

Se il trave regna sovrano dai secoli dei secoli in palestre, muri casalinghi ed ormai anche nelle sacche dei boulderisti in viaggio, il Pan Gullich ha una precisa data di nascita, il 1988, e rappresenta uno strumento dall’ingombro sicuramente più voluminoso. Il suo utilizzo richiede una preparazione fisica specifica ancora maggiore rispetto al trave: spesso si dice che un allenamento al Pan Gullich “spacchi e alleni” in maniera sempre proporzionata. Dai più è considerato uno strumento per l’allenamento accessibile solo da chi ha le spalle solide sia fisicamente che metaforicamente, ma noi aggiungeremmo - fuor di metafora - anche i gomiti e le dita.

 

 

D'altronde, come ci fanno spesso notare anche i siti americani, il Pan Gullich è stato inventato da uno degli arrampicatori più forti del mondo per prepararsi a salire il primo 9a della storia.

 

 

La sua inclinazione rende ogni esercizio incredibilmente più difficile ad ogni grado guadagnato in termini di pendenza. L’esercizio più classico, nonché quello utilizzato per approcciarsi e per scaldarsi è la salita – con eleganza e fluidità - accoppiando le mani su ogni lista. Tra i benefici di questo strumento spicca l’allenamento della forza esplosiva, la coordinazione e la forza di braccia, spalle e dorso. Nonostante sia uno strumento "non per tutti", per chi ha già anni e anni di allenamento su cui poter fare affidamento, può offrire dei risultati straordinari (come la prima salita di Action Directe).

 

 

Moonboard

 

Il Moonboard è stato oggetto di un entusiasmo sempre crescente da parte degli arrampicatori, nonostante il suo modesto debutto abbia avuto inizialmente luogo nelle cantine dei più forti climber di Sheffield. Era l'anno 2005, e l'idea del suo fondatore Ben Moon fu futuristica: unire l’efficacia di un “mini muro”, ovvero del vero gesto arrampicatorio che manca nel trave, ad un sistema di riferimento uguale per tutti gli arrampicatori del mondo e che allenasse in maniera furiosa le dita. Ora è un "must-have" per qualunque palestra del mondo, nonché un'opzione molto apprezzata anche come "muro domestico".

 

 

Risparmiandoti l'onere di dover tracciare, provare ed eventualmente valutare boulder fatti su misura per te, raccoglie innumerevoli proposte di passaggi di ogni difficoltà raccolte nell'omonima app. Oltre ai set di prese che si sono rinnovati negli anni approdando anche ad un set in legno, esiste da qualche anno anche la possibilità di montare le luci a led, in modo da non dover memorizzare ogni volta le prese per ritrovarsi poi a metà pannello più persi di una rompighiaccio tra le nebbie del Polo Nord.

 

 

Il System Wall

 

Il Moon Board mantiene inalterato il lato “creativo dell’arrampicata”, dando la possibilità ad ognuno di creare il proprio boulder, caricarlo, condividerlo e provarlo “in maniera virtuale” insieme ad altri arrampicatori dello stesso livello, ma che si trovano magari a dieci meridiani di distanza. Il System Wall, simile nella sua idea originaria in quanto “mini muro”, sacrifica un po’ questo lato artistico per mettere in campo un approccio più geometrico al gesto arrampicatorio, in modo assimilare correttamente le tecniche di base dell'arrampicata. Le prese montate in maniera simmetrica ti offrono il vantaggio indiscusso di allenare lo stesso identico movimento sia con la destra che con la sinistra (pensiamo ad una salita su pinzate), ottenendo un feedback immediato su eventuali lacune, aspetti da migliorare ed angolazioni da rinforzare. E’ un ottimo strumento di allenamento che riprende le salite in maniera simmetrica del Pan Gullich abbinandole ad un utilizzo ben coordinato dei piedi, e che si fa utilizzare con un certo buonumore anche dagli arrampicatori alle prime armi.

 

 

Muro boulder

 

In ultimo arriviamo al muro boulder, lo strumento probabilmente più completo, vario ed universale di tutti. È riconosciuto all'unanimità come il mezzo migliore, più completo e con la più bassa possibilità di infortunarsi per chi inizia ad arrampicare. Su un muro boulder ben tracciato trovi di tutto: dai boulder di dita a quelli di coordinazione, dalle placche di equilibrio agli strapiombi "fisicissimi". Con una discreta costanza nel passare in palestra qualche manciata di ore della tua settimana, svilupperai forza nelle dita, forza esplosiva e coordinazione, ma senza andare a penalizzare la tecnica e la qualità del gesto. Naturalmente la sua unica pecca sta nella dimensione "poco casalinga" della sua struttura, e nella difficoltà - nel caso in cui avessimo lo spazio per costruircene uno - di sapersi inventare e tracciare dei boulder perfettamente allenanti.

 

 

 

Queste sono solo informazioni generali, che non devono sostituirsi al parere di un medico o di un fisioterapista. In caso di infortunio potenziale o accertato, ti invitiamo a consultare uno specialista. Gli autori declinano qualsiasi responsabilità derivante dall'applicazione di questi esercizi.

 

 

Foto di copertina: Jess Glassberg Black Diamond