L'attrezzatura per alpinismo su ghiaccio: gli strumenti indispensabili e gli accessori

L'alpinismo su neve e ghiaccio è un'avventura abbastanza complessa che richiede tanti approcci diversi quante possono essere le variabili legate al meteo, alla stagione ed alla tipologia di terreno. Nonostante questo, è possibile individuare una linea comune di attrezzatura di base che comprende tipologie di prodotti declinabili in diverse varianti.

 

 

Quando pensiamo all'alpinismo su neve e ghiaccio abbiamo comunque ben chiare alcune evidenti necessità: un'attrezzatura che sia nel complesso leggera, una tipologia di abbigliamento che ci protegga da intemperie e condizioni meteorologiche difficili, ed ovviamente un kit di emergenza.

 

 

Se abbiamo già praticato arrampicata ed alpinismo estivo, non dovremo comprare tutto da zero, potendo beneficiare di una parte di attrezzatura che possediamo già. Nello specifico stiamo parlando di: casco, imbrago, moschettoni, cordini e fettucce. Sono più specifici dell'alpinismo: i bloccanti, i chiodi da ghiaccio, la piccozza ed i ramponi. Discorso a parte merita la corda, da cui abbiamo pensato di iniziare per una descrizione più esaustiva.

 

 

Corda

 

La corda da alpinismo è - per definizione - una mezza corda, ovvero quella identificata con il simbolo ½ sull'etichetta, ed è più sottile di una corda singola. Il diametro di una mezza corda varia di solito tra i 7 ed i 9.2 mm: è doveroso sottolineare che le ultime generazioni di corde sono riuscite a riunire le certificazioni delle corde gemelle, mezze e singoli in prodotti sempre più all'avanguardia. Le differenze quindi tra un tipo di corda ed un altro si assottigliano, facendo nascere corde sempre più polivalenti e interscambiabili tra le diverse attività di montagna. Trattandosi di alpinismo su neve e ghiaccio, dovremo scegliere una corda con trattamento Dry o comunque idrorepellente, che sia impermeabile e refrattaria allo sporco, resistente e durevole nel tempo.

 

 

Imbrago

 

Alla specificità della corda da alpinismo facciamo subito seguire l'imbrago. In questo caso possiamo indubbiamente utilizzare un imbrago che già possediamo per l'arrampicata sportiva, ma è comunque bene sapere che l'alpinismo ha dei modelli propri, con caratteristiche nettamente diverse da quelle degli imbraghi "standard". Ci riferiamo in prima battuta alla possibilità di regolare i cosciali: dettaglio di cui potrai rapidamente intuire i benefici non appena ti ritroverai a dover indossare l'imbrago su strati e strati di abbigliamento termico e tecnico.

 

 

In molti casi, rispetto ad un imbrago più "minimal", tipico dell'arrampicata sportiva, aumenta anche il numero degli anelli portamateriale (nel Prisma Guide di Edelrid ne troviamo addirittura sei) compatibili anche per il trasporto dei chiodi da ghiaccio. Un'altra priorità di questi modelli, spesso utilizzati anche per lo scialpinismo, è la possibilità di poter completamente aprire sia i cosciali che il cinturone in modo da poterli indossare anche con i ramponi ai piedi, e la complessiva leggerezza e praticità in fase di trasporto.

 

 

Casco

 

Ci avviciniamo a elementi dell'attrezzatura più polivalenti ed allo stesso modo adatti alle diverse discipline dell'arrampicata: il caschetto è uno di questi. Se però ti stai orientando verso l'acquisto di un casco nuovo, ti consigliamo di dare priorità alla completezza della protezione che ti offre, sia in caso di caduta di rocce e materiali dall'alto, sia in caso "di volo". I più completi sono quelli che riportano la certificazione "Top and Side Protection", ormai indispensabili nelle situazioni dove ci esponiamo maggiormente. La struttura deve essere di preferenza ibrida, senza avere necessariamente troppe aperture per la ventilazione visto che, in linea di massima, lo utilizzerai con temperature piuttosto fresche. Allo stesso tempo una calotta compatta ti proteggerà meglio in caso di caduta di pietre dall'alto.

 

 

Moschettoni, Cordini e fettucce

 

In questo caso possiamo utilizzare l'attrezzatura che già possediamo per l'arrampicata, in quanto l'omologazione è la stessa. Se ci trovassimo davanti alla possibilità di doverne acquistare dell'attrezzatura ex-novo, prediligeremmo comunque dei moschettoni in lega leggera, in modo da ridurre al minimo peso e ingombro. Per quanto riguarda cordini e fettucce, scegliamo i più resistenti e duraturi sul mercato!

 

 

L'attrezzatura specifica dell'alpinismo

 

 

I bloccanti

 

I bloccanti sono dei dispositivi che ci aiutano a risalire una corda fissa - anche ad un secondo di cordata - ad effettuare manovre di soccorso ed a gestire una progressione in conserva. Possono essere utilizzati singoli o in coppia, generalmente su corde da 8 a 13 mm: trovi qui un nostro precedente approfondimento sui vari tipi ed utilizzi dei bloccanti.

 

 

Le viti da ghiaccio

 

Le viti o chiodi da ghiaccio possono essere di diverse lunghezze a seconda dello spessore del ghiaccio dove vorrai assicurarti. Leggeri e robusti, sono realizzati in acciaio o alluminio e sono dotati di una manovella integrata che ne favorisce un inserimento rapido e senza intoppi. Se vuoi conoscere tutte le caratteristiche dei chiodi da ghiaccio, ti suggeriamo questo nostro approfondimento. 

 

 

La piccozza

 

La piccozza è uno degli elementi più versatili dell'alpinismo, che assume forme e dimensioni completamente diversi a seconda dell'attività che pratichiamo su neve, misto o ghiaccio. I modelli più tecnici sono realizzati nello specifico per le competizioni ed hanno caratteristiche diametralmente opposte dai modelli con manico dritto utilizzati - ad esempio - per la progressione su neve. Troviamo quindi differenze sostanziali nella forma, nella leggerezza dei materiali e nel tipo di accessori inclusi: quella da alpinismo classico ha generalmente un manico dritto con impugnatura ergonomica per permetterti una presa sicura. 

 

 

I ramponi

 

Proprio come per le piccozze, anche quella dei ramponi rappresenta "una grande famiglia" che racchiude al suo interno modelli da escursionismo su neve così come modelli molto tecnici per l'arrampicata su ghiaccio. Da un'attività specifica all'altra cambiano il numero delle punte, la presenza o meno di punte frontali, il materiale con cui sono realizzati ed il sistema di allacciatura. Solitamente per l'alpinismo classico ci orientiamo su ramponi con punte orizzontali per una stabilità ottimale, ed un numero di punte che varia da minimo dieci a massimo quattordici.

 

 

La differenza principale tra i vari modelli di ramponi resta comunque tra ramponi automatici, semiautomatici ed universali: i primi hanno una leva posteriore e un filetto metallico anteriore, che si agganciano entrambi ad apposite tacche presenti sugli scarponi che supportano questa tecnologia (ovvero scarponi ramponabili, ma ti rimandiamo al paragrafo successivo). I ramponi semiautomatici hanno invece una sola leva di metallo posteriore mentre sono realizzati con una cuffia nella parte anteriore; i ramponi universali - come ci suggerisce il nome stesso - sono compatibili con tutti i tipi di scarponi. 

 

 

Scarponi

 

Ed eccoci quindi agli scarponi da alpinismo che saranno inevitabilmente molto rigidi, con una struttura che protegge la caviglia ed il piede dandoci stabilità su ogni tipo di terreno. Realizzati in Gore-Tex o con alte caratteristiche idrorepellenti, ti faranno da scudo contro acqua, umidità e freddo; allo stesso tempo gli ultimi modelli ti assicurano anche un grande comfort in fase di camminata ed un'ottima mobilità della caviglia. I battistrada, che possono essere in Vibram o realizzate con altre mescole di altissima qualità, ti daranno prestazioni eccellenti su ogni tipo di terreno.

 

 

Per riallacciarci al discorso ramponi, gli scarponi possono essere compatibili con i ramponi automatici, semiautomatici oppure possono essere solo utilizzati con ramponi universali. Possiamo distinguere i diversi modelli dalla presenza, o meno, di una o due tacche sporgenti poste sul tallone, oppure su punta e tallone. Si tratta di una sorta di scalino profondo alcuni millimetri dove vanno ad agganciarsi la leva e il filetto metallico dei ramponi automatici e semiautomatici. Quando scegliamo uno scarpone dobbiamo sapere con quale tipologia di ramponi sarà compatibile: se non vediamo tacche, li useremo con i ramponi universali, se vediamo una tacca sola potremo usarli sia con gli universali che con i semiautomatici, se vediamo due tacche potremo usarli con tutti i ramponi, inclusi quelli automatici.

 

 

Kit emergenza da valanga

 

Un buon kit per l'emergenza è spesso indispensabile per le uscite più avventurose in ambiente alpino. Dotati di pala, sonda ed ovviamente localizzatore da valanga, sono -anno dopo anno - più leggeri e semplici da usare. Li trovi su Oliunìd in pratici e vantaggiosi kit.

 

 

Photo credits Ortovox, Palü_HansiHeckmair  Fonti:Ortovox

 

 

ATTENZIONE: Questo articolo è solo a scopo informativo e non pretende di spiegare esaustivamente il corretto funzionamento dei vari attrezzi citati, per cui si rimanda ai rispettivi manuali di utilizzo. Le informazioni contenute in questo articolo sono semplicemente delle linee guida: prima di cominciare a scalare è importante essere seguiti nell'apprendimento delle manovre base da esperti qualificati. Inoltre l'articolo non pretende di essere esaustivo per quanto riguarda il corretto funzionamento dell'attrezzatura illustrata, per cui si rimanda ai manuali d'uso.