Nodi da imbragatura: otto VS bulino

 “Ok, parto!”

 

“Fammi vedere il nodo!”

 

Ecco uno scambio di battute che ci piacerebbe sentire sempre all'inizio di qualsiasi via di arrampicata. La creazione del nodo da imbragatura è, senza dubbio, uno dei momenti più importanti durante una giornata in montagna, in falesia o in palestra. Il nodo da imbragatura è ciò che lega l'imbrago in cui scaliamo alla corda tenuta dal nostro compagno, ed il procedimento con cui lo si stringe è uno dei più delicati durante la pratica. Oggi le tipologie di nodo da imbragatura più diffuse sono due, e di queste parleremo in questo articolo: il nodo ad otto e il nodo a bulino. 

 

 

Il nodo a otto

 

Il più classico ed utilizzato è senza dubbio il nodo a otto. Facile da imparare e da eseguire, è di solito il primo nodo da imbragatura che viene insegnato ai principianti. Oltre alla semplicità di esecuzione il nodo a otto è visivamente molto facile da controllare, cosa che lo rende ancora più utile in situazioni come un corso in cui è necessario che una persona (l'istruttore) controlli la sicurezza di un principiante. Il nodo a otto, infine, ha il pregio di essere un nodo molto saldo e che riduce al minimo la possibilità di uno scioglimento involontario: è insomma in tutto e per tutto un nodo molto sicuro.

 

 

La motivazione principale per cui alcuni arrampicatori preferiscono altri tipi di nodo a quello a otto è che esso può risultare difficoltoso da slegare una volta terminata l'arrampicata, in quanto la trazione dei due capi della corda tende a stringerlo. Un volo di qualche metro può rendere molto difficile slegare un nodo a otto, specialmente con le braccia inghisate dalla pompa!

 

 

Il nodo bulino

 

Il nodo a bulino è, in questo senso, una vera manna dal cielo. La sua struttura lo rende molto facile da sciogliere anche dopo eventuali voli, dato che la trazione non lo stringe ulteriormente. Il bulino inoltre, nella sua versione raddoppiata, ha un altro grande vantaggio: la minore usura a cui sottopone tutta l'attrezzatura in uso. La corda infatti, passando due volte all'interno dell'imbrago, soffre di un'abrasione dimezzata; allo stesso modo l'imbrago stesso vede la pressione distribuita su un punto di contatto raddoppiato anziché su uno singolo come accade con l'otto e altri nodi simili.

 

 

Dall'altra parte il nodo a bulino ha lo svantaggio di essere di più difficile fattura rispetto all'otto, e richiede quindi più attenzione da parte dello scalatore. Anche il controllo della buona riuscita del nodo non è così immediato e visivamente ovvio come nel nodo a otto: per questo è di solito consigliabile riservare il nodo da imbragatura a bulino a scalatori esperti.

 

 

Il buon senso, come in ogni momento dell'arrampicata, dovrebbe guidarci anche e soprattutto mentre stringiamo il nodo. Ricordate che è sempre meglio controllare due volte il nodo (e l'assicuratore) prima di iniziare la scalata: dieci secondi in più non vi cambieranno certo la giornata ma per la vostra sicurezza potrebbero fare la differenza!

 

 

ATTENZIONE: Questo articolo è solo a scopo informativo e non pretende di spiegare esaustivamente le tecniche e metodologie della esecuzione dei nodi da imbrago.