I migliori imbraghi che abbiamo visto nella gara Lead alle Olimpiadi di Parigi 2024!

Leggeri, essenziali, comodi: gli imbraghi scelti dagli atleti delle Olimpiadi non possono scendere a compromessi, almeno su questi primi aspetti fondamentali. Lo stile della nuova tracciatura delle gare “Lead”, o di difficoltà, incorpora sempre più sezioni tipiche del boulder con molti agganci, lanci e dinamici dove la libertà di movimento deve essere assoluta.

 

 

Vediamo sette imbraghi scelti da arrampicatori e arrampicatrici che hanno partecipato alle Olimpiadi e che hanno ottenuto ottimi risultati nella Fasi di Semifinale e Finale Lead.

 

 

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Seo Chaehyun della Corea del Sud durante le finali Boulder & Lead alle Olimpiadi d Parigi 2024. © Drapella/Virt/IFSC.

 

 

CAMP Energy – Janja Garnbret

 

Iniziamo da lei, dall’imbattibile Janja, due volte Campionessa Olimpica di arrampicata, sia con la formula combinata delle tre discipline che con la combinata di Lead & Boulder. Spesso, cercando di decifrare quale sia il segreto del suo livello fuori dal comune, si guarda alla sua attrezzatura con una curiosità diversa, che ci porta a sperare di poter fare almeno mezzo grado in più se solo avessimo anche noi le sue scarpette e il suo imbrago. Benché razionalmente sappiamo benissimo che non sia proprio così semplice, vogliamo comunque rivelarvi il nome dell’imbrago con cui ha vinto la gara Lead e quindi le Olimpiadi di Parigi 2024: l’Energy di CAMP. Riassumendo tutte le caratteristiche sopra descritte di leggerezza e comodità, l’Energy di CAMP si presta a moltissimi utilizzi come l’arrampicata in falesia, le vie lunghe e ovviamente l’arrampicata indoor. Il cinturone in vita e i cosciali sono termoformati per adattarsi al meglio alla morfologia dell’arrampicatore; la fibbia unica centrale autobloccante contribuisce alla rapidità indossabilità dell’imbrago, perfetta per tutte le situazioni di prestazioni sportive elevate.

 

 

Janja Garnbret

L'imbattibile Janja Garnbret della Slovenia durante le finali Boulder & Lead alle Olimpiadi d Parigi 2024. © Drapella/Virt/IFSC.

 

 

Petzl Hirundos – Toby Roberts

 

L’Hirundos di Petzl è l’imbrago con cui Toby Roberts è entrato nella storia dell’arrampicata, vincendo la prima medaglia d’oro della combinata Lead & Boulder. Questo imbrago concentra le migliori tecnologie di Petzl in un prodotto adatto alle alte prestazioni sia nell’arrampicata indoor che nei progetti più estremi in falesia; oltre alla tecnologia Fuseframe, che fa leva sulla comodità delle cellule chiuse termoformate e traspiranti, ti garantisce un elevato comfort grazie alla costruzione del cinturone senza bordi. Pur essendo un imbrago essenziale sotto molti punti di vista, è estremamente robusto e duraturo nel tempo grazie ai punti di legature rinforzati in polietilene ad alta densità e alle protezioni sulle parti posteriori dei cosciali che ne prolungano la durata anche dopo utilizzi molto intensi. L’Hirundos è un imbrago che saprai apprezzare per i suoi innumerevoli punti forti anche se non stai aspirando all’oro olimpico!

 

 

Toby Roberts

Toby Roberts della Gran Bretagna, vincitore della medaglia d'oro maschile. © Drapella/Virt/IFSC.

 

 

Petzl Aquila – Brooke Raboutou

 

Brooke Raboutou è la pima atleta statunitense ad essersi qualificata per le Olimpiadi di arrampicata di Tokyo 2020, ed ora è la prima arrampicatrice americana ad aver portato a casa una medaglia olimpica. Con l’argento in tasca, Brooke Raboutou incorona il sogno di una vita e di una famiglia che ha l’arrampicata nel proprio DNA: nel 2013 usciva infatti il video “Prodigies: Brooke Raboutou”, dove la “allora undicenne” Brooke mostrava i propri allenamenti insieme ai genitori, a loro volta campioni e istruttori di arrampicata. Anche se spesso la vediamo gareggiare con il Sitta di Petzl, a Parigi Brooke Raboutou ha portato l’Aquila, sbaragliando con questo eccezionale imbrago in vita la concorrenza di atlete altrettanto determinate come Jessica Pilz, Ai Mori e Oriane Bertone. Costruito con la tecnologia Fuserframe, l’Aquila di Petzl mantiene inalterate le sue caratteristiche nel tempo, garantendo la stessa comodità dei primi utilizzi anche dopo molte uscite in falesia o in palestra. Comodo e performante, ci ha dato grande prova della sua versatilità anche per le prestazioni indoor più estreme!

 

 

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Brooke Raboutou degli Stati Uniti, medaglia d'argento femminile nella combinata Boulder & Lead a Parigi 2024. © Drapella/Virt/IFSC.

 

 

Edelrid Prisma – Jessica Pilz

 

Jessica Pilz, sempre più forte sia nelle gare di Coppa del Mondo Lead che nel Boulder, e di conseguenza anche nelle formule combinate, ha scelto per le Olimpiadi di Parigi uno degli imbraghi più leggeri di sempre: l’Edelrid Prisma. Questo imbrago, che pesa solo 163 grammi nella taglia S, è realizzato con una struttura leggera in Dyneema che garantisce un’ottima resistenza all’abrasione e all’usura nel tempo, ma anche una straordinaria flessibilità. È un imbrago particolarmente consigliato per le arrampicate veloci, i tentativi a vista e tutte quelle situazioni in cui ci si deve portare dietro poco materiale riuscendo a trarre vantaggio dal peso contenuto e dalla costruzione minimale dell’imbrago in tutte le sue parti. Grazie alla traspirabilità dei suoi materiali, è particolarmente indicato anche per l’arrampicata indoor o in falesia nelle giornate più calde: l’imbottitura in rete 3D fa guadagnare al Prisma ulteriori punti in termini di comodità e freschezza.

 

 

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Jessica Pilz dell'Austria medaglia di bronzo femminile, durante le finali Boulder & Lead. © Drapella/Virt/IFSC.

 

 

Black Diamond AirNET - Oriane Bertone

 

Non è salita sul podio delle Olimpiadi, ma è sempre ai vertici delle classifiche delle più importanti tappe di Coppa del Mondo: Oriane Bertone, che chiude con un po’ di amarezza questa sua prima finale olimpica, ha affrontato la via di Finale Lead con la leggerezza dell’AirNET di Black Diamond. Se il suo nome ti ricorda anche qualche altro campione, forse è perché è stato ideato e realizzato in collaborazione con Adam Ondra, diciamo uno che di “performance in arrampicata” se ne intende. Minimale, resistente e traspirante: l’airNET è studiato in ogni dettaglio per ridurre al minimo il peso e l’ingombro e per puntare al massimo su leggerezza e prestazione! Traspirante, con solo due anelli portamateriale e una costruzione a rete, è l’imbrago da gara “per eccellenza”.

 

 

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Oriane Bertone della Francia: per lei una gara di Finale con un grande tifo dal pubblico di Parigi. © Drapella/Virt/IFSC.

 

 

Mammut Sender – Jakob Schubert

 

Solo Jakob Schubert e Janja Garnbret possono vantare due medaglie nel corso delle prime due Olimpiadi di arrampicata della storia: per nulla turbati dai cambiamenti delle formule combinate, hanno entrambe guadagnato per la seconda volta la stessa medaglia di Tokyo 2020.  Per Schubert, anagraficamente molto più “agé” rispetto a Toby Roberts e Sorato Anraku, questa medaglia è l’ennesima conferma del suo livello straordinario e di quanto si possa rimanere competitivi – e sempre più motivati - nonostante gli anni, le gare e gli allenamenti intensi. Il Sender di Mammut è uno dei modelli che abbiamo visto con più frequenza nelle diverse fasi di gara Lead a Parigi: con i suoi 320 grammi di peso nella taglia M, rappresenta infatti un ottimo compromesso tra leggerezza e comodità, oltre ad essere realizzato con materiali traspiranti e quindi perfetti per l’arrampicata indoor. Il Sender di Mammut mantiene una buona imbottitura nei punti di maggior contatto, aumentando la sensazione di comfort grazie al sistema Slide-Bloc, che lavora su un’ottima ripartizione dei carichi.

 

 

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Jakob Schubert dell'Austria, due volte medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Tokyo e di Parigi. © Drapella/Virt/IFSC.

 

 

Arc’teryx C-Quence – Oceania Mackenzie

 

Se possiamo dire che ci sia stata una sorpresa tra le otto finaliste della combinata, questa sorpresa porta sicuramente il nome di Oceania Mackenzie. Trovandosi particolarmente a suo agio con lo stile fisico dei boulder tracciati per l’occasione, è riuscita a guadagnare preziose posizioni, classificandosi tra le otto atlete più forti delle Olimpiadi. L’imbrago da lei utilizzato per dare il meglio anche nella Finale Lead è il C-Quence di Arc’teryx nella versione Woman: la tecnologia utilizzata per rendere questo imbrago comodo è performante porta il nome di Contoured Warp Strength Technology, capace di adattarsi alla morfologia del corpo femminile dando allo stesso tempo una sensazione di comfort, morbidezza e flessibilità.

 

 

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Oceania Mackenzie dell'Australia gareggia nella gara Finale della Combinata Lead & Boulder. © Drapella/Virt/IFSC.

 

 

Foto di copertina: Oriane Bertone della Francia nella semifinale femminile Boulder & Lead alle Olimpiadi di Parigi 2024. Ⓒ Drapella/Virt/IFSC.