Essere genitori e arrampicatori: James Pearson e Caroline Ciavaldini si raccontano!

James Pearson e Caroline Ciavaldini, già ospiti sul nostro blog, hanno annunciato a gennaio l’arrivo del primogenito Arthur! Abbiamo voluto ricontattarli per sapere com’è cambiata la loro “climbing life”.



O: James e Caroline, bentornati su Oliunìd! Come state? Abbiamo visto sui vostri social che la famiglia si è allargata!


J: Ebbene sì! A gennaio è nato il piccolo Arthur!



O: E allora benvenuto anche ad Arthur! Quale sono le vostre prime impressioni in merito alla “climbing life” in tre? Un figlio è già un grande cambiamento nella vita di tutti i giorni, ma come gestite la nuova organizzazione della routine in falesia, oltre che in casa?


J: Ad essere sinceri, non è che stiamo propriamente arrampicando molto in questo momento. Stiamo cercando più che altro di sopravvivere alla mancanza quasi totale di ore di sonno consecutive, e siamo molto impegnati ad imparare cose nuove, e ad adattarci, sulla nuova vita con una creatura. Abbiamo provato a fare un po’ di boulder e falesia, sia da soli che con amici: entrambe le possibilità possono funzionare, ma non è facile, o come minimo è meno facile di quanto avessimo immaginato. Per ora Arthur vuole passare molto tempo in braccio a Caroline o a me, e non è facile metterlo giù per fare qualcos’altro! E’ ancora piccino, lo vediamo crescere giorno dopo giorno e sicuramente le cose cambieranno nei prossimi mesi.



O: E per quanto riguarda l’allenamento come ve la cavate?


J: Caroline è super motivata e vuole tornare in forma il prima possibile; per questo ha cercato di fare qualcosa sin dal primo giorno in cui è tornata a casa. Allo stesso tempo è molto realistica ed è consapevole dei rischi che può causare un allenamento nei primi mesi dopo il parto, quindi sta seguendo molto fermamente i consigli dei medici circa la riabilitazione graduale del core e dei muscoli dell’addome. Al momento sta facendo vie facili, stretching e pesi molto leggeri; ovviamente non ha ancora potuto riprendere con trazioni e Pangullich, ma ormai non dovrebbe mancare molto.



O: Come vediamo dal vostro sito "Once Upon a Climb", avete sempre avuto uno stile di vita molto “outdoor”, al di là del tipo di arrampicata che decidevate di fare: riuscite a passare ancora tanto tempo all’aria aperta?


J: Sì, la vita all’aria aperta è una delle poche cose che non è assolutamente cambiata, ed Arthur sembra che la apprezzi molto. Andiamo a camminare quasi tutti i giorni nei boschi vicino a casa nostra, ed è bellissimo vivere questa esperienza come una famiglia nuova. Credo che siccome siamo stati molto attivi durante la gravidanza di Caroline, Arthur si senta a suo agio all’aria aperta, riconoscendo gli stessi suoni, i movimenti e le sensazioni.



O: Abbiamo visto che stai anche personalizzando il tuo furgone per adattarlo alla nuova famiglia! L’avete già usato in tre?


J: Sì è vero, sto lavorando a un nuovo progetto per quanto riguarda il furgone, che speriamo di usare il prima possibile per un viaggio ad Aprile! Mi piace molto l’idea di trasformare quello che sembra un guscio vuoto in una casa confortevole, e spero che Arthur ami la vita semplice ed un po’ nomade in furgone che io e Caroline abbiamo sempre condiviso.



O: Quando ci siamo sentiti l’ultima volta, ci avete accennato ad un progetto che riguardava il Giappone: farà parte del film che state progettando?


J: Esatto, quando Caroline era al quinto mese di gravidanza siamo andati in Giappone per tre settimane, arrampicando sotto cascate d’acqua.  E’ un progetto a cui abbiamo lavorato con Yuji Hirayama e North Face: è stato un viaggio bellissimo e fuori dal comune, molto selvaggio. Spero che potremo condividere presto con tutti voi le riprese di questo viaggio emozionante a cui ha già partecipato in qualche modo anche Arthur!



James Pearson Caroline Ciavaldini



11 marzo 2019