Scarpette di arrampicata mondiali: i modelli che abbiamo visto a Berna!

Le scarpette da arrampicata utilizzate durante le tappe di Coppa del Mondo Lead e Boulder o nei Campionati Mondiali di Arrampicata, come quelli appena conclusi a Berna, ci mostrano sempre il non plus ultra delle tecnologie utilizzate per raggiungere le migliori prestazioni. Gli atleti più forti del mondo si sfidano mettendo in campo tutte le loro competenze, ma anche sfruttando al meglio gli strumenti più importanti per salire che hanno a disposizione: le migliori scarpette da arrampicata.

 

 

Campionati Mondiali Arrampicata Berna 2023

Gli atleti impegnati nelle Qualifiche di Boulder a Berna 2023

 

 

In genere molto morbide per permettere totale libertà di movimento e reattività in fase di spinta, le scarpette per arrampicatori "pro" sono anche sensibili, precise e incredibilmente stabili. Se una volta eravamo abituati a vedere gli arrampicatori che facevano passare un doppio giro di lacci sotto alla suola della scarpetta, ora i nuovi sistemi di allacciatura ci permettono di saltare questo step, assicurandoci una fasciatura del piede super aderente.

 

 

Oltre alle innumerevoli "specifiche tecniche", le scarpette da arrampicata da gara devono rispondere ad un'altra necessità degli arrampicatori: la velocità nell'essere indossate e allacciate, con una regolazione interna dei volumi che non ammetta spazi vuoti o movimenti del piede, soprattutto in fase di tallonaggio o di torsione. E allora quali sono le scarpette preferite dai top climber e che abbiamo visto "on action" mentre i proprietari si contendevano i primi pass per le Olimpiadi di Parigi 2024? Scopriamo insieme alcuni modelli.

 

 

Janja Garnbret a Berna 2023

L'inarrestabile Janja Garnbret

 

 

SCARPA Drago - Drago LV

 

Le SCARPA Drago sono tra i modelli più recenti di tutti quelli che ti proponiamo: approdate sul mercato nel 2018 da un'idea di Heinz Mariacher e poi riproposte nel 2020 in una versione adatta ai piedi dai volumi ridotti con le Drago LV, si sono subito affermate come un prodotto insostituibile per tanti arrampicatori di altissimo livello. Il loro successo su larga scala tra gli arrampicatori più forti del mondo è stato immediato e inarrestabile: sono in assoluto tra i modelli più utilizzati in tutte le competizioni internazionali, senza distinzione tra Lead e Boulder.

 

 

La loro precisione sulla punta è direttamente proporzionale all'efficacia negli agganci, soprattutto di tallone; la loro stabilità mentre ti trovi ad affrontare qualsiasi movimento è rassicurante, e la durata nel tempo rappresenta uno degli aspetti che hanno convinto tanti a sceglierle. Nella versione LV i volumi ridotti della scarpetta permettono anche ai piedi più piccoli di esercitare la massima forza di trazione senza il minimo movimento o cenno di instabilità. Ovviamente sono delle scarpette molto aggressive e arcuate, studiate in ogni dettaglio per esaltare un'arrampicata esplosiva e di potenza.

 

 

Le Drago hanno riassunto tutti i lati vincenti delle precedenti scarpette di SCARPA, ad esempio ereditando il tallone "pluripremiato" delle Instinct VS e utilizzando la Power Connection Band. Questa tecnologia ti permette di distribuire la forza esercitata dalla punta del piede fino al tallone, dandoti così la possibilità di avere totale controllo sui movimenti mantenendo il massimo della sensibilità ed una vestibilità ottimale. A Berna 2023 le abbiamo viste alla conquista di un biglietto di andata e ritorno per Parigi ai piedi di Jessica Pilz, ma anche dell'altrettanto fortissima Oriane Bertone, vicecampionessa mondiale di Boulder 2023. 

 

 

Oriane Bertone Berna

Oriane Bertone con le SCARPA Drago LV

 

 

Five Ten Hiangle / Hiangle Pro

 

Da sempre la fama di "prodotto per professionisti" precede le Five Ten nell'immaginario di ogni boulderista appassionato di scarpette. E per quanto il marchio che ora fa parte della grande famiglia di Adidas si prodighi nel proporre anche modelli per beginner, la prima cosa a cui tutti pensano quando vengono nominate le Five Ten sono "prestazione" e "non facili da gestire". Inizialmente infatti la maggior parte dei modelli era particolarmente rigido e chiunque avesse un paio di Five Ten nuove nella sacca da boulder sfoggiava con orgoglio l'utilizzo di un pezzo di sacchetto di plastica per far scivolare dentro con più facilità il tallone.

 

 

Nel mondo dell'alta difficoltà si sono presto affermate le Team - in tutti i suoi colori -, le Blackwing e le Dragon, modelli ora praticamente introvabili e che sono stati sostituiti nel tempo da nuove scarpette con le stesse prestazioni ma una vestibilità decisamente migliorata ed una scelta dei materiali decisamente più confortevoli. Tra tutti hanno presto esordito nel mondo delle gare le Hiangle, prima nella versione grigio/azzurra, e poi con il modello bianco e nero che ancora oggi approda sui top più difficili di vie e boulder delle tappe di Coppa del Mondo. Sono le scarpette intoccabili di Janja Garnbret e di Mejdi Schalck, rispettivamente Campionessa e Vice Campione del Mondo di Boulder 2023.

 

 

Seguendo l'onda del successo in gara delle Hiangle, la Five Ten ha poi lanciato anche le Hiangle Pro, destinate a regalarci lo spettacolo di prestazioni incredibili anche sui boulder più difficili! Per questo nuovo modello è stata studiata una suola in gomma Stealth C4 che mantiene il classico bordo spigoloso sulla punta e all'esterno, mentre nella zona interna la gomma diventa sempre più sottile fino rendere il bordo arrotondato, simile ad un no-edge. In questo modo si riesce a far conciliare il supporto e la precisione di una punta classica, con la possibilità di spalmi eccezionali della suola interna. A Berna le abbiamo viste ad esempio ai piedi di Toby Roberts, l'atleta britannico che non possiamo perdere di vista nelle prossime gare di boulder. 

 

 

Toby Roberts IFSC

Toby Roberts con le Hiangle Pro

 

 

La Sportiva Solution Comp

 

Le Solution sono tra le scarpette di arrampicata più vendute di sempre e che negli ultimi anni sono rinate anche con una versione specifica per le gare, le Solution Comp. Il nome nasce da una nicchia ancora più specifica all'interna del complesso mondo degli arrampicatori: il bouldering. Le Solution di La Sportiva mirano ad essere infatti "La soluzione a tutti i tuoi problemi"- di boulder, beninteso.

 

 

Se Five Ten ti stupisce per gli agganci unici che riesci a fare con il tallone delle Hiangle, La Sportiva ti conquista da subito per la morbidezza dei materiali, soprattutto nella parte interna a contatto con la pelle e per il comfort straordinario. Ad oggi sono anche uno dei modelli più longevi nel mondo delle gare: le prime Solution sono state lanciate sul mercato dall'equipe La Sportiva addirittura sedici anni fa, nel 2007, come una vera e propria innovazione nell'ambito delle scarpette per arrampicatori esperti.

 

 

Le Solution Comp sono invece nate nel 2020 con l'idea di unire i punti di forza delle Solution con quelle delle altrettanto eccezionali Futura No Edge. Rispetto al modello precedente si presentano quindi con una maggior copertura frontale per favorire agganci di punta soprattutto sulle pareti più strapiombanti e un tallone più magro e affusolato. A Berna le abbiamo viste ai piedi dei migliori arrampicatori di sempre, come il leggendario Adam Ondra, il vincitore delle Olimpiadi di Tokyo Alberto Gines Lopez ma anche Jakob Schubert e Brooke Raboutou.

 

 

Adam Ondra IFSC Bern 2023

Adam Ondra e le Solution Comp

 

 

Tenaya Indalo e Iati

 

Quasi tutti i migliori arrampicatori spagnoli sono affezionatissimi al marchio Tenaya; a loro si uniscono anche Chris Sharma, ormai spagnolo per adozione, e Alex Megos, vera portabandiera di questo marchio sugli spalti delle gare internazionali. Megos alterna i vari modelli di Tenaya a seconda delle circostanze: d'altronde la sua polivalenza sulla roccia e nell'indoor ben si combina con la varietà di scarpette di Tenaya.

 

 

Le Iati sono eccellenti tanto nelle competizioni quanto sulla roccia: sono state all'altezza di vie come Bibliographie (9b+) e Perfecto Mundo (9b+) e ci danno veramente l'idea di essere la scelta numero uno di Megos quando si trova alle prese con le salite più esigenti. 

 

 

La scarpetta ha una calzata comoda e avvolgente e una struttura che, rispetto agli altri modelli che ti abbiamo presentato qui, risulta leggermente più rigida ma comunque molto sensibile. Pur essendo nata con l'idea di supportare gli atleti più forti sulla roccia, rappresenta anche un'ottima opzione per le competizioni di Lead.

 

 

Al suo fianco troviamo le Indalo, progettate in ogni dettaglio proprio per le gare indoor e per il bouldering: sono le ultime nate in casa Tenaya e soddisfano tutte le esigenze degli atleti impegnati nelle gare. Le Indalo nascono come evoluzione delle precedenti Mastya ma sono state ripensate con dei volumi ridotti ed una punta leggermente più rigida e dal supporto importante. 

 

 

Alex Megos Mondiali Berna

Alex Megos con le Iati di Tenaya

 

 

Unparallel Up Pivot

 

Le scarpette Up Pivot di Unparallel rappresentano un'opzione più rigida e strutturata rispetto a tanti altri modelli che siamo abituati a vedere in gara. Innanzitutto sono realizzate con un una suola intera, scelta che ti permette di avere massima precisione quando ti trovi a dover caricare i piedi sui bordi piccoli e netti, e sono costruite con una morbida tomaia in pelle, materiale che bilancia la rigidità della scarpetta.

 

 

Il loro terreno di gioco preferenziale sono i muri strapiombanti, come ci mostra la potentissima Manon Hily del team francese. L'aderenza è garantita dalla suola in RA e dagli inserti in gomma presenti anche sulla parte anteriore della scarpetta che agiscono sugli agganci di punta più impegnativi. Tomoa Narasaki, che si è guadagnato un ticket per Parigi 2024, è indubbiamente l'atleta di punta del team Unparallel: a Berna ci ha mostrato l'altissimo livello delle appena sfornate Souped UP. Non abbiamo dubbi che le porterà anche con sè a Parigi!

 

 

Unparallel climbing shoes

Manon Hily spinge forte con le Up Pivot

 

 

Ocun Fury

 

Anche le Ocún ci hanno regalato grandi emozioni soprattutto quando è entrata in scena l'atleta che meglio le indossa e rappresenta, ovvero Kyra Condie. Le coloratissime Fury hanno una risposta per tutte le esigenze dei boulderisti più ambiziosi: la suola è estremamente aderente per darti fiducia non solo sui bordi netti, ma soprattutto sulle superfici svase, dove un buon grip può fare veramente la differenza in fase di spinta.

 

 

Sono adatte ai pasaggi più tecnici grazie al 3-Force System che fa confluire tutta la forza di spinta dove necessario, senza per questo creare dolorosi punti di pressione. Le Fury sono realizzate in materiale sintetico, quindi sono vegan-friendly, e ti supportano egregiamente anche in tutti i movimenti di rotazione del piede tipici del boulder.

 

 

Kyra Condie

Kyra Condie, atleta di punta del team Ocun

 

 

Evolv Phantom e Zenist

 

Anche Colin Duffy si guadagna la partecipazione alle Olimpiadi di arrampicata proprio qualificandosi secondo ai Campionati Mondiali di Berna, dietro a Jakob Schubert e davanti Tomoa Narasaki, tutti "veterani" dei giochi olimpici. La sua arma vincente sono le Evolv, scarpette che hanno conquistato il mondo degli arrampicatori pro con le nerissime Phantom, ma che si sono affermate anche grazie a tanti altri modelli estremamente efficaci sui boulder più estremi e sulle vie di Lead più impegnative, come le Zenist.

 

 

Nate nello specifico per le competizioni di entrambe le discipline, le Zenist di Evolv devono il loro "alto rendimento" anche alla tomaia super morbida e realizzata in materiale sintetico vegan friendly. Queste scarpette sono estremamente affidabili quando si tratta di dover credere ciecamente negli appoggi per i piedi piccoli e sfuggenti e sono micidiali nei tallonaggi e negli agganci di punta. Come ci ha dimostrato Colin Duffy, le Zenist possono fare la differenza tra "gareggiare" e "vincere".

 

Tutte le immagini sono della @IFSC Climbing, Lena Drapella e Jan Virt, Flickr Media Gallery