Fare boulder in estate al Passo del San Gottardo

Il boulder estivo in Svizzera è quasi sempre associato ai massi di Magic Wood, un'area che ha visto negli ultimi decenni una frequentazione sempre più massiccia da parte di boulderisti da tutto il mondo, americani e giapponesi in primis (scopri qui un nostro articolo su Magic Wood). Con caratteristiche quasi diametralmente opposte per esposizione, roccia e quantità di persone che puoi incontrare alle prese con il tuo stesso progetto, troviamo - sempre in Svizzera - l'area del Gottardo.

 

 

Inizialmente il Gottardo è stato preso in considerazione più che altro come tappa intermedia mentre ci si spostava verso altre mete più "da vacanza", o come sosta di un paio di giorni all'interno di un tour delle aree alpine estive austriache e svizzere come il Sustenpass, Silvretta e la stessa Magic Wood. Non erano poche le difficoltà nel trovare topò aggiornati, o una soluzione logistica non troppo dispendiosa, fattori che hanno tenuto per anni alla larga i "grandi numeri" legati ai boulderisti estivi.

 

 

La nuova guida di Ticino Boulder "Gottardo Boulder" ha avuto un ruolo di primaria importanza nello sviluppo verticale di questa zona, ampliandone il potenziale e favorendo la frequentazione di tanti arrampicatori alla ricerca delle condizioni "fresche" che solo i 2000 metri di quota possono offrirti. Ora, più che una tappa di passaggio, il passo del Gottardo rivendica un proprio ruolo di primaria importanza tra le mete estive di boulder europee in quota.

 

 

Passo San Gottardo anbiente

 

 

Arrampicare al Gottardo

 

Qualsiasi considerazione sull'arrampicata nell'area del Passo del San Gottardo sarebbe superficiale senza partire dal tipo di roccia: come spesso succede nelle aree alpine in quota, qui troviamo massi di granito "mordente", una roccia che può essere a cinque stelle nelle sue morfologie più svase o estremamente dolorosa quando prende la forma di piccoli o grandi granelli da strizzare.

 

 

Le strutture più verticali portano ad un'arrampicata tecnica e di precisione sui minuscoli appoggi per i piedi, ma che richiede anche il supporto di una buona forza di dita e ottime doti da equilibrista. Spesso alcune fessure solcano i massi creando linee completamente naturali da salire con mani fredde e mente lucida; nelle sue facce più strapiombanti, invece, entrano in gioco una buona fisicità e forza esplosiva.

 

 

San Gottardo Boulder

Settore  Mushroom Tunnel

 

 

I settori principali

 

Nell'ultima versione della guida sono stati presentati ventiquattro settori più Schöllenen, Göschenen e Wassen che sono fruibili anche prima dell'apertura del Passo del Gottardo al traffico estivo; questi tre settori sono però raggiungibili nei mesi di chiusura del Passo da Zurigo o Basilea, oppure dal Ticino attraverso il tunnel del San Gottardo

 

 

Arrivando dal Passo del Gottardo, troviamo una buona concentrazione di settori tutti vicini tra loro, per quanto molti di essi abbiano un parcheggio proprio che riduce di molto gli avvicinamenti. Dal settore Ospizio al settore Parking abbiamo un'infinità di passaggi di ottima qualità (che la guida ci consiglia con il simbolo del diamante), adatti anche al riscaldamento e sufficienti a riempire più giorni di arrampicata. I primi settori a beneficiare dello scioglimento della neve, e quindi a ricevere ogni anno le visite da parte dei boulderisti, sono Mushroom e Suworow.

 

 

Il già citato Albergo Ospizio del San Gottardo si trova al centro dei settori più classici, che hanno ricevuto le prime visite in ottica boulder nel lontano 2001, più di vent'anni fa, dal super local Claudio Cameroni. I primi massi ad essere stati esplorati sono quelli che appartengono ora ai settori "La Conca" e "Lochness", un concentrato di tutto quello che possiamo trovare al Gottardo: roccia che richiede un utilizzo ben ponderato della pelle, paesaggio che mette la pace dei sensi solo a guardarlo e linee naturali e mai forzate.

 

 

Settore Suworow

Settore Suworow

 

Arrampicata in ambiente

 

Quando arrampichiamo in quota siamo quasi sempre attorniati da un ambiente meraviglioso e delicato; dopo lunghi mesi in un isolamento quasi totale dovuto alle copiose nevicate, i massi di presentano anno dopo anno "come nuovi", con quasi nessun segno di passaggio umano. Il nostro impatto in questi luoghi può avere delle conseguenze ancora più significative che in aree dall'ambiente meno fragile: per questo dobbiamo prestare la massima attenzione alle indicazioni che vengono date sulle guide e dai cartelli in loco.

 

 

I licheni sono parte fondamentale della microfauna alpina, indice di una qualità superlativa dell'aria, e giocano un ruolo fondamentale nel creare un'atmosfera di arrampicata in quota che non possiamo trovare in altre aree del Ticino come Magic Wood. Non c'è motivo di rimuoverli, anzi: i loro colori sgargianti renderanno ancora più fotogenico un ambiente che si presta già molto bene a meravigliose foto panoramiche. Qui tutto è aperto, vasto e immerso in una natura più selvaggia, sferzata dall'arietta frizzanti dei duemila metri di quota e rallegrata dalla presenza degli animali tipici di queste altezze.

 

 

Settore Conca, San Gottardo

Settore Conca

 

 

La logistica al Passo del Gottardo

 

Oltre al già citato Ospizio San Gottardo, che rappresenta comunque un'ottima opzione per mangiare e dormire con tutti i comfort del caso per chiunque non abbia un camper o un furgone, non mancano soluzioni più abbordabili come aree camper e campeggi. L'area di sosta Gotthardpass é sicuramente un'opzione più economica per chi viaggia in camper, mentre per quanto riguarda i campeggi i più vicini sono ad Andermatt o a Chiggiogna, ma dobbiamo mettere in conto di fare mezz'ora di curve per raggiungere l'area boulder.

 

 

La guida Ticino Boulder

 

Se vuoi saperne di più, avere una panoramica su tutti i settori e sui blocchi e organizzare una "spedizione di boulder" al Gottardo, non perderti la guida Ticino Boulder Gottardo con descrizioni dettagliatissime, posizioni GPS e foto che ti faranno venire voglia di caricare immediatamente i crash pad in macchina!

 

 

Settore Suworow

 

 

Foto credits: tutte le immagini sono di Claudio Cameroni e Milton Pauletto