Dieci consigli per affrontare una calda giornata di boulder

Dopo il celebre post sui sette consigli per affrontare una giornata di boulder invernale, vogliamo proporti dieci preziosi indicazioni su come affrontare al meglio le prime calde giornate a far blocchi. Pelle intonsa, device carichi ed idratazione a volontà.

 

 

Christian Adams Black Diamond

 

 

Barrette

 

Una buona scorta di cibo è essenziale per ricaricarsi di energie, ma con “i primi caldi” diventa impossibile portare con sé del cioccolato, focaccia farcita con prosciutto cotto o qualsiasi altro cibo facilmente deperibile fuori dal frigo. Ecco perché le barrette vanno per la maggiore: tanta gioia e poche sorprese di cioccolato spalmato nella sacca da boulder. 

 

 

Spray repellente insetti

 

È quando ancora non ci pensi e non ti sei debitamente organizzato che torni a casa con sfoghi e bollicine sulla pelle di varia intensità pruriginosa, spesso di natura ignota ("sarà stata una pianta urticante o uno sciame di insetti?"). Per questo non è mai troppo presto per mettere nella sacca un repellente per insetti e soprattutto zecche, oppure l'after-pick da usare dopo essere stati punti. E se già stai pensando che non ti spalmerai proprio niente sulla pelle finendo con le mani appiccicose e dal profumo di crema solare e sabbia, stai sereno: essendo in formato spray puoi evitare di spalmarlo, è adatto ai bimbi dai tre anni in su e non ha profumazioni "invadenti".

 

 

Crema solare

 

Per lo stesso identico motivo ti consigliamo di portare con te la praticissima crema solare espressamente nata per proteggere gli appassionati di montagna e di sport acquatici dai raggi più solari più insistenti. Per tutti i boulderisti che tolgono la maglietta a partire dai quindici gradi di temperatura in su.

 

 

E9 Archive

Credits E9

 

 

Nastro

 

Il vero boulderista quando si sente il primo caldo addosso pensa solo a una cosa: “la pelle”! Eh sì perché con il finire dell’inverno sfumano via anche quelle belle giornate di sole e freddo, ossia il mix perfetto per preservare non solo il cioccolato, ma anche l’integrità delle nostre dita. Ecco perché fare scorta di nastro è un ottimo modo per attrezzarsi contro l'antigrip.

 

 

Maglietta di ricambio

 

Sventurato il climber che si appresta a passare una lunga giornata tra i massi senza aver pensato ad un ricambio “leggero e traspirante" da avere con sé. Il rituale del mettere ad asciugare una maglietta "bagnata" stendendola su un masso al sole, ci fa sentire già in piena estate, pronti per un drink con ghiaccio e ombrellino a fine giornata.

 

 

Ciabatte

 

Chi prende l’abitudine di sacrificare un po’ di spazio ed aggiungere un po’ di peso nella sacca per avere con sé un paio di ciabatte, non la abbandona più. Se da una parte non vogliamo farci tutto il sentiero con le infradito - ed i sassolini che rotolano tra la pianta del piede e la ciabatta - e dall’altra non vogliamo neanche infilarci le super mega scarpe da avvicinamento ad ogni resting, la soluzione è solo una: un comodo paio di infradito a portata di mano. Ti doneranno smisurata freschezza, libertà di movimento ed una rinnovata gioia nel rimettere le scarpette da arrampicata ai piedi.

 

 

SCARPA Archive

Credits SCARPA

 

 

Scarpette comode

 

E passiamo alle scarpette: se sei di quegli arrampicatori che portano con sé più scarpette da arrampicata che barrette, probabilmente converrai insieme a noi che un paio di scarpette mezzo numero più grandi del solito sono una grandissima idea. Sono almeno due i motivi: il primo è che verso sera, e soprattutto col caldo, potremmo avere i piedi lievemente gonfi, che ci comunicano quella sensazione del “non sopportare più niente addosso”. Il secondo motivo è che di solito nel rush finale della giornata abbiamo già dato il meglio e speso le nostre migliori cartucce: inutile quindi continuare a provare passaggi con le scarpette più performanti di sempre. Meglio invece godersi ancora qualche oretta tra i massi in totale agio e relax.

 

 

Bottiglia termica

 

Sfatiamo il mito che la bottiglia termica sia un accessorio utile solo in inverno, quando ci prende la voglia di sorseggiare un the caldo o una media di caffè espresso. I nuovi thermos che mantengono perfettamente sia i liquidi caldi che freddi sono forse ancora più utili in estate quando il calore fa sobbollire l'acqua nelle bottiglie di plastica, e rende imbevibile qualsiasi liquido esposto al sole.

 

 

Softshell

 

In primavera il meteo può essere imprevedibile e cambiare tanto velocemente quanto l'umore di un boulderista che cade sempre alla stessa presa. E non c'è niente di più snervante che trovarsi ad arrampicare in maglietta con l'aria che tira da nord e le mani gelate anche ad aprile. Un guscio esterno ti può proteggere da ogni cambiamento di clima: l'unica problema può essere che sono talmente leggeri e comprimibili che ti dimentichi di averli nello zaino. La necessità di avere qualche strato in più tra l'altro cresce esponenzialmente insieme alla lunghezza dell'avvicinamento che ti separa dal calduccio della macchina.

 

 

Power Bank

 

Chi di noi non è rimasto a secco di batteria proprio a metà di una giornata di arrampicata? E il problema non è tanto non potersi connettere, visto che in molte aree boulder “alpine” il cellulare non prende, ma il perdere un’ottima occasione per scattare qualche foto magistrale dei nostri tentativi sul progetto oppure di un magico tramonto con vista massi. 

 

 

Foto di copertina Friction Labs