Brittany Goris entra nell'Olimpo dell'8b+trad al femminile: l'abbiamo intervistata!

La notizia è fesca degli ultimi giorni ed ha già fatto il giro dei principali siti di arrampicata di tutto il mondo: c'è un'altra ragazza che ha conquistato l'utopostico grado dell'8b+ trad e che si aggiunge ad una lista molto ristretta. Il suo nome è Brittany Goris! Oltre ad arrampicare a livelli "super", ha anche un blog dove racconta le sue avventure tra arampicata, viaggi e le difficoltà di uno stile di vita che, se da una parte è fonte di ispirazione per molti, dall'altra ti pone davanti delle sfide non indifferenti. Ecco a voi Brittany Goris!

 

 

Ciao Brittany, è un piacere averti con noi nel nostro blog! La notizia della tua ultima salita di East Coasr Fist Bump, 5.14atrad (8b+trad) ha letteralmente fatto il giro del mondo. Cosa stai provando in questo momento?

 

Grazie a voi! Ad essere sincera sto ancora cercando di capire cosa significhi questo risultato per me. Per tantissimo tempo ho considerato questo obiettivo come qualcosa che avrei inseguito per sempre. Una linea di arrivo che non avrei mai attraversato, ma che mi avrebbe dato per sempre l'ispirazione per continuare a provarci, e per continuare a crescere e migliorarmi.

 

Sapevo che era una possibilità realistica, ma comunque per me rappresentava più che altro un simbolo, un sogno: il fatto di averlo realizzato mi ha lasciato dentro una specie di spazio che ora posso riempire con un altro sogno pazzesco da inseguire. Per me è molto importante avere grandi obiettivi verso cui puntare perchè, anche se non dovessi mai riuscire a raggiungerli, mi darebbero comunque sempre la possibilità di essere la migliore versione di me stessa nel momento in cui li provo. L'obiettivo non è mai l'obiettivo in sè, ma è chi riesci a diventare tu mentre cerchi di raggiungerlo. Alla fine non c'è nulla che cambi veramente, perchè non c'è una vera linea di arrivo, è solo un'altra pietra che aggiungi nel tuo cammino cercando di essere il miglior arrampicatore che puoi essere.

 

 

L'arrampicata trad richiede delle capacità mentali non indifferenti, ma anche una padronanza assoluta dei materiali e dei migliori modi possibili per piazarli, così come il dominio assoluto delle tecniche di arrampicata in fessura. Quale tra queste ritieni che sia in particolar modo il tuo punto di forza che ti porta così in alto?

 

Potrei dirti che è un mix di tutte e tre le cose, o nessuna di queste. Quello che veramente mi spinge in alto è la passione per l'arrampicata e la dedizione nel lavorare duramente per padroneggiare tutte queste abilità che sono necessarie per arrampicare vie dure trad. Non si tratta solo di conoscere i materiali, ma di fidarsi completamente di essi - è una capacità su cui lavoro continuamente; capire qual è la linea di confine tra sicurezza, audacia e rischi accettabili. Ho dedicato una grande quantità di tempo e sforzi nel sentirmi a mio agio con fessure che sembravano impossibili. Queste abilità sono tutte importanti, ma è la capacità di lavorare continuamente sulle mie debolezze e di dedicarmi alla ricerca di una crescita personale continua che mi ha portato dove sono ora.

 

 

Nel tuo blog racconti molto della tua vita in furgone: come riesci a conciliare gli obiettivi a lungo termini con la variabile di non sapere dove sarai tra sei mesi?

 

Se c'è qualcosa che voglio veramente fare, pianifico tutto intorno a quello. Altrimenti mi concentro su obiettivi a corto/ medio termine perchè anche quelli hanno la loro importanza e rappresentano in ogni caso parte del nostro cammino verso gli obiettivi più grandi.

 

 

Quali sono le più grandi difficoltà della vita in furgone?

 

Ricevere la posta è la grande sfida della mia vita. Non so dirti quante volte ho ordinato delle cose che sono andate perse, spedite indietro perchè non le ho ritirate in tempo o rimandate al mittente perchè sono state spedite con FedEx invece che USPS. Un conto è perdere un paio di scarpe, ma a volte mi succede anche con documenti relativi al furgone!

Nel 2019 ho anche subito il furto di un furgone in cui stavo vivendo, e questa cosa mi ha creato molta ansia. Ancora adesso mi agito se devo allontanarmi dal furgone troppo a lungo, ed ho spesso incubi su questo episodio. E' stressante avere tutto ciò che è importante per me in un unico posto che può essere considerato a rischio in ogni momento. Solo il fatto di essere continuamente sotto tensione per via di questo episodio è una sifida che non so esattamente come gestire.

 

 

Come ti alleni quando il tempo non ti permette di arrampicare fuori o quando non trovi "compagni di scalata"?

 

Se non c'è proprio nessuno con cui arrampicare, raggiungo qualche altro amico che è in giro per gli Stati Uniti. Ho viaggiato abbastanza a lungo da aver conosciuto tutti i dirtbags che praticano trad climbing, quinsi c'è sempre qualcuno in giro. Mi piace anche moltissimo conoscere nuove persone, quindi se incontro qualcuno di nuovo lo prendo come un'opportunità per vivere un'esperienza nuova.

 

Quando il tempo gira male in realtà mi riposo o mi occupo di tutte quelle cose che trascuro quando passo le giornate ad arrampicare. Scalo all'aria aperta 250 giorni all'anno, quindi non è poi così male prendersi una pausa quando arriva un po' di maltempo!

 

 

Qualche domanda sull'attrezzatura: quali sono le scarpette che preferisci per il trad?

 

Dipende molto dal tipo di via e della roccia. Spesso uso le TC Pro, ma sulle fessure sottili di arenaria posso anche scegliere le Cobra Eco di La Sportiva; su granito o su roccia che richiede un supporto più rigido utilizzo le Miura lacci donna.

 

 

Le protezioni trad di cui ti fidi maggiormente?

 

Uno dei miei migliori amici mi ha prestato il suo vecchio set di friends qualche anno fa e li utilizzo ancora adesso, anche se ho aggiunto dei pezzi miei.

 

 

E per quanto riguarda la corda, la preferisci fine e leggera o più spessa e solida?

 

La Petzl Volta 9.2mm mi dà molta sicurezza: per quanto mi riguarda è la corda più fine che riesce a rimanere in ottime condizioni abbastanza a lungo, ed esiste anche nella vesione da 80 metri (fondamentale per le vie che provo io!). Sono una camminatrice abbastanza pigra, quindi preferisco corde sottili e leggere, ma non vogliono che si usurino dopo i primi voli! Passo molto tempo nel deserto, dove la sabbia riesce ad infilarsi in ogni trama della corda e rischia di rovinarle in fretta, quindi le cerco molto resistenti all'usura ed all'abrasione.

 

 

Grazie Brittany!

 

 

Se volete seguire le sue avventure "on the road", potete trovare qui il suo blog e qui la sua pagina Instagram!