Arrampicare nel veronese: cinque falesie consigliate

In un recente quiz che abbiamo proposto su Instagram abbiamo chiesto ai nostri follower di indovinare la location di due foto di arrampicata; le risposte sono arrivate subito - e tuttte corrette - dimostrando un affetto particolare nei confronti delle falesie intorno a Verona.

 

 

Erano infatti due foto di Ceraino Classica e del Sipario delle Ombre, due destinazioni a cui gli arrampicatori veneti sono particolarmente affezionati anche per il loro valore storico. Anche il primo numero del magazine Up Climbing del 2023 è una monografia su Verona: se vuoi approfondire ulteriormente gli aspetti storici e scoprire altre falesie di cui non trattiamo in questo articolo, sei ancora in tempo per trovarlo in edicola!

 

 

Placca d'Argento, foto di Giacomo Raffa @mollatuttoilblog

 

 

La guida di Versante Sud Monte Baldo Rock tratta nel dettaglio la maggior parte delle falesie del veronese (a breve uscirà la nuova edizione!), ed è da qui che siamo partiti per selezionarne cinque che ci sembravano, a nostro avviso, classiche o adatte ad un pubblico che viene ad arrampicare in questa zona per la prima volta.

 

 

Abbiamo selezionato due zone principali: il complesso della Dorsale del Cordespino, dove troviamo in sequenza le Placche del Forte, Mitria e la Placca D'Argento, e la meravigliosa Chiusa di Ceraino che comprende anche il Sipario delle Ombre. Di quest'ultima zona parla anche Massimo Bursi su Up Climbing: Ceraino ha rappresentato una vera svolta tra l'alpinismo classico e l'arrampicata in ottica sportiva in questa regione, portando avanti un futuristico lavoro di spittatura che rendeva possibile l'arrampicata anche sui suoi esigenti muri di calcare liscissimo.

 

 

A partire quindi dai primi anni '80 e proseguendo nei decenni fino ad oggi, tantissimi arrampicatori, associazioni e chiodatori hanno portato avanti un imponente lavoro di chiodatura, facendo diventare l'area del veronese un riferimento per gli arrampicatori del nord-est. 

 

 

 

 

Placca del Forte

 

In questa falesia particolarmente gettonata nelle mezze stagioni e nei pomeriggi estivi, troviamo un'interessante compresenza di vie storiche, come nei settori verticali, e di vie nuove, adatte nello specifico ad arrampicatori neofiti o a corsi di arrampicata. Il primo settore che incontriamo corrisponde anche al più recente, ed al più appetibile da chi voglia fare un riscaldamento tranquillo o un approccio "ponderato" con questa disciplina. Qui troviamo quindi placche appoggiate, solcate da fessure che portano anche ad una possibile salita in stile trad. Procedendo verso gli altri settori ci imbattiamo invece sempre di più nelle vie storiche, caratterizzate da chiodature "frizzanti", spalmi estremi su placca e vie da non sottovalutare mai, qualsiasi sia la combinazione di numeri e lettere che leggiamo sulla guida. La roccia è un ottimo calcare che si presta magnificamente all'arrampicata di aderenza e di sensazione, dove la tecnica e l'uso dei piedi hanno la meglio sulla forza delle braccia e sulla fisicità in generale.

 

 

Mitria

 

Subito dopo le Placche del Forte arriviamo al settore Mitria, un piccolo gioiello di calcare ideale per ambientarsi con l'arrampicata del veronese e per muovere i primi passi sulle placche di calcare. I muri grigi sempre particolarmente compatti sono punteggiati da buchi e piccole fessure che spezzano l'uniformità della roccia, portando anche in questo caso ad un'arrampicata tecnica e varia. Anche Mitria segue l'esposizione ad Est delle Placche del Forte, risultando perfetta nelle mezze stagioni e nei pomeriggi d'estate supportati da un po' di fresco venticello. 

*lunghezza vie *quantità vie

 

 

Placca d'argento

 

Proseguendo lungo il sentiero di avvicinamento principale arriviamo - cercando di orientarci tra i vari sentieri - alla Placca d'Argento, una falesia suggestiva e dal fascino intramontabile, che ricorda per molti aspetti il Verdon. Le pareti lisce e in alcuni tratti leggermente strapiombanti non lasciano spazio a dubbi: qui l'arrampicata è severa ed esigente, e le difficoltà sono tutte da conquistare con tanta fiducia nei piedi e dita che stringono forte le fessure che tagliano la parete. Oltre a qualche sparuta via di quinto grado, ci addentriamo nelle durissime placche dal 6a+ al 6c e poche altre vie ancora più dure lunghe fino a venticinque metri.

 

 

Placca d'Argento, foto di Stefano Cracco

 

 

Ceraino classica e Settore degli Scivoli

 

Siamo nella zona della Chiusa di Ceraino, un posto magico ed al quale tutti i veronesi sono particolarmente affezionati. Qui, oltre al contesto incredibile in cui siamo immersi, troviamo una roccia dalla qualità eccezionale: un calcare bianco che si snoda tra placche e strapiombi, fessure e camini, aprendo molte possibilità verso un'arrampicata varia e mai monotona. Allo stesso tempo è una falesia dall'alto valore storico, dove possiamo trovare monotiri lunghi fino a 35/ 40 metri, molti dei quali sono stati recentemente richiodati e sistemati "a nuovo". Il settore centrale è quello che riceve da sempre il maggior numero di visite da parte degli arrampicatori: anche in questo caso la sua esposizione ad est la rende particolarmente fruibile nelle mezze stagioni e nel tardo pomeriggio estivo.

 

 

Qui la roccia è lavorata a microbuchi, microgocce e microtacche che danno vita a complicatissime vie dal 5b al 6c+, con alcune perle rare dal 7a in su che ricordano le vie e l'ambiente del Verdon. Non per nulla qui troviamo moltissimi monotiri storici come Stracci e Ferraglie, Imprecazioni e Micidial Crack, i cui nomi dicono già tutto.

 

 

A Ceraino Classica appartengono anche il Settore Strapiombi ed il Settore degli Scivoli: quest'ultimo è il primo che incontriamo arrivando dal sentiero. Come ci suggerisce il nome ci troviamo davanti ad una bella placca appoggiata, perfetta per gli arrampicatori di livello beginner e spesso location di numerosi corsi di arrampicata. Naturalmente qui ci troviamo a dover salire "di piedi" e aderenza, riponendo tutta la nostra fiducia nel grip delle nostre scarpette e in quelle micro puntine che ci aiutano a restare in equilibrio.

 

 

 

 

Sipario delle Ombre

 

Chiudiamo con la falesia storica del Sipario delle Ombre, un luogo incantato sospeso sopra l'Adige, che regala la possibilità di arrampicare in un contesto unico, su una parete di calcare che richiede forza di dita e tecnica di piedi. Le difficoltà qui sono abbastanza sostenute: la maggior parte delle vie sono dal 7a in su, anche se non mancano dei tiri più facili per il riscaldamento. Anche in questo caso l'esposizione ad est ci porta a privilegiare questa falesia in primavera ed autunno. Da non perdere.