Sette falesie estive in Umbria, Lazio e Abruzzo

Quando la stagione calda inizia a consolidarsi sulla penisola, le falesie "agibili" si fanno sempre più scarse, soprattutto se non abitiamo sopra ai mille metri di quota. Se quindi non puoi avvalerti di un varco spazio temporale di un paio di mesi per trasferirti in Norvegia e se "una scappata" a Céüse non è tra le opzioni fattibili per motivi assortiti, sarai felice di sapere che ci sono delle splendide opzioni disseminate qua e là anche in Centro Italia. Senza dubbio ad agosto faticherai a trovare le condizioni ottimali, ma se parliamo di luglio (dove non ci sono restrizioni) e settembre il discorso inzia a farsi interessante.

 

 

In questo post abbiamo deciso di seguire le proposte delle guide Arrampica Roma Nord e Arrampica Roma Sud di Idea Montagna, concentrandoci quindi principalmente su tre regioni: Umbria, Lazio e Abruzzo. Alcune falesie hanno una struttura rocciosa imponente, degna di una visita di più giorni; altre sono più piccole e vanno considerate in un contesto più legato ad una piacevole giornata immersi nella natura, che includa magari un tuffo nel lago ed una cucina "restorative", tipica di queste regioni.

 

 

Le sette falesie che troverai descritte qui sotto non rappresentano ovviamente un elenco esaustivo delle svariate possibilità per arrampicare all'ombra o in quota; le abbiamo scelte sia in base alla loro rilevanza che alla loro storicità. Ringraziamo la Guida Alpina Luca Mussapi e Roberto "Limetta" Podio della palestra Vertical Park di Roma per il supporto ed i consigli sui settori da non perdere! In calce all'articolo troverai tutte le guide di riferimento per spellarti le dita sulla roccia del Centro Italia.

 

 

Acuto - Paolo Graziosi su Pulce Pelosa

Paolo Graziosi su Pulce Pelosa, Falesia di Acuto (Placche di Pila Rossa), Frosinone

 

 

Umbria

 

Quando il gesto sportivo è solo una parte dell’immenso bagaglio culturale che certi luoghi storici testimoniano, può essere un grande stimolo leggere qualcosa in più sulle vicende che hanno visto alcune falesie nascere e svilupparsi nel corso dei decenni. Run Out di Alessandro Lamberti è -ad esempio - un libro di riferimento per chiunque arrampichi nelle zone del Centro Italia, così come Il Fuoco dell’Anima di Andrea di Bari. Leggere la storia delle First Ascent e di alcune vie diventate poi dei super "classici" dell'arrampicata, diventerà un nuovo strumento per interpretare con maggiore consapevolezza il topò, andando oltre a un grado o a un numero che spesso troverai lievemente “stretto”.

 

 

Ferentillo - San Lorenzo (+ Ceselli)


Ferentillo non sarebbe di per sé una falesia prettamente estiva: quando il cielo è terso e il sole scalda la roccia, è possibile arrampicare qui anche in pieno inverno, soprattutto nei settori più duri come il Gabbio. Tra i tanti settori che sono contenuti all'interno della falesia di Ferentillo ce ne sono comunque un paio più prettamente estivi: il primo è San Lorenzo, in ombra tutto il giorno e più abbordabile anche come difficoltà, mentre il secondo è Ceselli, in ombra dal pomeriggio e dal livello decisamente più sostenuto. 

 

 

San Lorenzo si trova immerso nel bosco che lo protegge dai raggi insistenti del sole dei mesi estivi; si divide in due settori (basso e alto), dove potrai trovare in totale una trentina di vie di lunghezza media, tra i dieci e i venti metri. Nel settore basso puoi scaldarti sulle vie di 5a, 5b e 5c per poi provare qualcosa di più impegnativo fino al 6c; nel settore alto puoi metterti alla prova con vie di difficoltà decisamente più sostenute, fino al 7a+.

 

 

Essendo una delle rare opzioni estive della zona e vantando un avvicinamento di soli cinque minuti, spesso nei mesi caldi puoi imbatterti in tanti altri arrampicatori che hanno avuto la tua stessa idea sulla falesia ideale per passare qualche ora in fuga dal caldo.  Se comunque ti senti accaldato nonostante l'ombra del bosco, puoi concludere la giornata con un'esperienza di rafting nell'adiacente fiume Nera.

 

 

La falesia di Ceselli è più "concentrata": qui una decina di vie decisamente toste attendono gli arrampicatori con il 7a e 7b nelle braccia per metterli alla prova in attesa delle condizioni di ombra del pomeriggio. Se San Lorenzo richiede un avvicinamento di cinque minuti, troverai la falesia di Ceselli a due passi dal parcheggio indicato sulla guida e per questo è ideale anche per famiglie con bimbi al seguito. Trovi entrambe le falesie accuratamente descritte nella guida ArrampicaRoma Nord di Idea Montagna.

 

 

3. Petzl Legend Tour Italia_Ferentillo_©2021 PETZL Distribution - Klaus DELL_ORTO

Ferentillo, foto di Klaus Dell'Orto, ©2021 PETZL Distribution 

 

 

Lazio

 


Avremmo potuto dedicare un articolo intero esclusivamente sulle falesie del Lazio, e probabilmente lo faremo più avanti, magari concentrandoci su quelle fruibili anche in autunno e in inverno. La quantità di piccole falesie con le più diverse esposizioni, invoglia a programmare da queste parti un tour itinerante di più giorni per visitarle tutte. Alcuni settori risultano un po' abbandonati, altri (la maggior parte) risentono della chiusura da gennaio a luglio per la nidificazione dei rapaci (che riguarda tutto il Parco dei Monti Simbruini): ad ogni modo i luoghi in cui si trovano sono speciali, la bellezza dei paesaggi è selvaggia e i piccoli paesi limtirofi racchiudono specialità locali e costruzioni storiche da non perdere. 

 

 

Subiaco

Il calcare storico di Subiaco (RM)

 

 

Configni - Rieti

 

Se cerchi una falesia No Big, ideale per un livello di arrampicata base e spesso utilizzato anche per i corsi di arrampicata in falesia, Configni è decisamente l'ideale. I settori sono immersi nel bosco e ospitano più di cinquanta vie di difficoltà medie dal 4a al 6b, con qualche rara via un po' più difficile. Le lunghezze vanno incontro ai gusti ed alle preferenze di tutti: possiamo trovare vie corte di 8 o dieci metri nel settore B, così come vie di lunghezza media sui venti metri nel settore A e sviluppi da dieci a trenta mentri alle Placche Rosse. La base in piano e l'avvicinamento di dieci minuti ne permette la frequentazione anche da parte di famiglie con bambini

 

 

Subiaco - Falesie dei Laghetti + Scalette e Segheria

 


Se Ferentillo è una falesia carica di storia, Subiaco non ha nulla da invidiare a livello di aneddoti, personaggi storici che sono passati da qui lasciando un segno indelebile sulla roccia e tantomeno a livello di paesaggi in cui si trovano le falesie. Salendo con la macchina da Subiaco lungo i tornanti dei Monasteri Benedettini, vedrai avvicendarsi alcuni settori più "recenti", come la Galleria, una vera fucina di tiri duri e abbastanza adatti alle alte prestazioni estive. Se invece all'altezza delle rovine della Villa di Nerone prendi una piccola stradina a destra che scende verso il lago di San Domenico o l’incubatoio ittico, ti troverai a fiancheggiare le falesie delle Scalette, la Segheria, la Gemma e i Laghetti.

 

 

La loro esposizione ti permette di combinare mattina e pomeriggio in settori diversi, inseguendo l’ombra che via via si sposta e riuscendo anche magari a fare un tuffo al lago. In alcuni giorni, soprattutto nei weekend, l’accesso al lago di San Benedetto prevede il pagamento di un biglietto e l’attesa paziente che si smaltisca la coda. Ad allietarti trovi comunque Food Truck di ogni genere parcheggiati in prossimità dell’accesso al lago, imperdibili specialità locali incluse. Ma torniamo all’arrampicata!

 

 

La falesia delle Scalette è in ombra la mattina: puoi iniziare da qui la tua giornata, provando le vie che più ti ispirano nei settori la Grotta e Fidanzatodromo – di difficoltà intermedie – oppure tentando qualche mega progetto nel settore il Tetto. Quando il sole arriva implacabile a scaldare la roccia, puoi spostarti più avanti nei settori Segheria e Laghetti, in ombra al pomeriggio. Le strutture rocciose adagiate direttamente sul prato rendono particolarmente piacevole e adatta anche alla famiglie con bambini una giornata in questa zona. Proseguendo lungo la sterrata si arriva a delle magnifiche pozze d’acqua fresca dove rinfrescarsi a fine giornata. La roccia è ovunque un calcare compatto che segue le sue tipiche conformazioni a tacche, buchi e pinze.

 

 

Trovi la descrizione delle falesie di Subiaco sulla guida Arrampica Roma Nord di Riccardo Innocenti; ti consigliamo comunque di contattare anche i ragazzi di Vivere l’Aniene per restare sempre aggiornato sulle nuove chiodature e saperne un po’ di più sulle falesie della zona. Se per caso sei qui in vacanza e riesci a centrare dei giorni di pioggia anche in piena estate, ti consigliamo di andare a visitare la palestra di boulder Vivere l’Aniene in centro Subiaco. Da non perdere: i maritozzi con la panna nei bar e nelle pasticcerie di Subiaco e il quasi introvabile Salame del Re, di una bontà commuovente.

 

 

Settore La Galleria

Subiaco - settore La Galleria

 

 

Collepardo - La Cueva, la Pala, Classica - Frosinone

 


Collepardo è certamente nota ai più per le vie di alta difficoltà del settore La Cueva; grazie alle visite della super local Laura Rogora negli ultimi anni sono nate moltissime vie estreme, che devono a lei le rispettive First Ascents. Stiamo parlando ad esempio di Tomorrowland extension 8c+/9a  e di Supercrack 8b+/8c, entrambe liberate nel 2016, così come di La Gasparata, 8c+/9a per poi arrivare a giugno nel 2019 con la prima salita di Rèveille-toi.

 

 

Il settore la Cueva è soggetto a restrizioni per via delle nidificazioni dei rapaci: per questo motivo non è possibile arrampicare da gennaio fino al 31 luglio. Qui, oltre a moltissime vie dall'8b in su e una difficoltà media che richiede di chiudere almeno il 7a in giornata, ci sono ancora alcuni progetti da liberare, molti dei quali attrezzati da Roberto "Limetta" di Vertical Park. Il periodo ideale per arrampicare a La Cueva resta comunque l'autunno anche per la capacità di questa roccia di rimanere asicutta dopo le prime piogge: ad ogni modo puoi tentare una visita qui - senza troppe pretese - anche in giornate di agosto particolarmente coperte, fresche e ventilate.

 

 

Sempre fruibili nella seconda metà dell’anno troviamo, nella stessa zona, la falesia di La Pala e Classica: anche qui il livello necessario per potersi divertire sulle canne e sugli strapiombi pronunciati è piuttosto elevato. Gli splendidi muri che formano questi settori hanno una pendenza compresa tra i 20 e i 40 gradi, e si sviluppano su vie decisamente lunghe, tra i 25 e i 30metri. Qui troviamo altre vie  liberate dalla super strong Laura Rogora, come Ercole 8c/+ e Sitting Bull 8c+/9a. Per quanto le condizioni ad agosto possano non essere ottimali, si riesce ad arrampicare bene durante tutto il periodo di apertura estivo e autunnale, sfruttando l’aria che spesso alleggerisce le temperature della zona. A termine giornata puoi rigenerarti al bar di Collepardo con birre e alcolici o analcolici vari.

 

 

Roberto Limettta a La Cueva

Roberto Limetta sul Traverso dei Sogni

 

 

Abruzzo

 


La bellezza selvaggia dell’Abruzzo e, nello specifico, della zona del Campo Imperatore è qualcosa di difficile da spiegare a chi non sia mai stato qui ad arrampicare, a camminare o anche solo a fare un giro in macchina con la famiglia per prendere un caffè in uno dei punti ristoro disseminati alle partenze dei vari trekking. Come va di moda dire recentemente, è una sorta di esperienza immersiva dove troverai zone con paesaggi aperti a perdita d’occhio - che nulla devono invidiare a certi parchi statunitensi – ed altre valorizzate da un’accoglienza genuina e ricca di piatti tipici da assaggiare. Se gli arrosticini sono ormai noti in tutto il mondo, i panini dei Food Truck che si trovano all'ingresso del Campo Imperatore (di fronte al Camping Funivia del Gran Sasso) sono farciti sul momento con affettati e formaggi locali, emblematici della gastronomia abruzzese e indimenticabilil. 

 

 

 

Campo Imperatore - Vado di Sole 

 


La falesia di Vado di Sole si trova verso il limite della famosa piana del Campo Imperatore e nella guida di Versante Sud viene presentata insieme agli adiacenti settori di boulder. Immersa tra i faggi, è diventata negli anni un riferimento estivo per gli arrampicatori locali e per qualche temerario arrampicatore di passaggio in visita nel centro Italia, pronto ad abbandonare le classiche rotte estive per vivere l’esperienza di un’arrampicata più di nicchia e ricercata.

 

 

Qui il lavoro di Roberto Parisse, anche autore della guida Magia di Calcare, di suo fratello Luca e di Andrea di Rienzo ha portato alla luce linee durissime e dallo stile che più si allinea con dei boulderisti estremi come loro. Vie corte e intense, caratterizzate da passaggi esplosivi, tallonaggi e qualche fessura. Come ci suggerisce il nome della guida, qui arrampichiamo su un ottimo calcare lavorato dal vento sia in falesia che sui boulder.

 

 

Vado di Sole

La falesia di Vado di Sole

 

 

Tagliacozzo e Petrella Liri - Placche di Bini 

 


Se sei uno di quegli arrampicatori dai “ritmi spagnoleggianti” che ama alzarsi con calma e andare in falesia solo nel primo pomeriggio, Tagliacozzo può essere una buona opzione. Situata a quasi mille metri di quota ed esposta a ovest, è una di quelle falesie dalla stagionalità molto trasversale a seconda degli anni e delle condizioni meteo più favorevoli. Tra tutte quelle che ti proponiamo in questo articolo è una delle più abbordabili come difficoltà, particolarmente adatta a chi ha un livello tra il quinto e il 5a e 6a /6a+. I quattro settori che formano questa falesia sono molto vari anche dal punto di vista della lunghezza delle vie: partiamo dalle vie corte di dieci metri del settore La Ciota per arrivare ai viaggioni di trenta metri nel settore Il Grande Tetto. Un avvicinamento decisamente breve ed un ambiente verdeggiante contribuiscono a rendere Tagliacozzo una falesia decisamente frequentata e molto apprezzata dai local.

 

 

 

A un’altezza tra i 1000 e 1100 metri si trovano le falesie di Petrella Liri (a una decina di km da Tagliacozzo), orientate per lo più a ovest e quindi con un passaggio all’ombra intorno alle 13. Nello specifico il settore La Pineta è quello più immerso nella vegetazione, e conta una quantità impressionante di vie tutte di livello decisamente alto. Le Placche di Bini hanno invece un’ampia sezione di vie dal 5b al 6b+, e sono più adatte per arrampicatori di livello base e intermedio; una sezione della falesia più strapiombante è stata attrezzzata per arrampicatori che si trovano a proprio agio su vie dal 7b in su: d’altronde questa falesia storica ha ospitato – ai suoi esordi – soprattutto climber locali di altissimo livello.

 

 

Guida Arrampica Roma Nord

La guida ArrampicaRoma Nord di Versante Sud

 

 

Pizzoferrato - Chieti

 


Un'altra meravigliosa possibilità per i pomeriggi estivi è la falesia di Pizzoferrato, dove la parola d'ordine è "continuità". Se ti piacciono i viaggioni fino a quaranta metri e quelle vie infinite delle quali è impossibile vedere la catena dalla base, Pizzoferrato sarà il tuo "parco divertimenti". Potrai scegliere tra le quasi trenta vie con difficoltà dal quinto fino all'8b che si sviluppano sulla parete verticale o leggermente strapiombante. Il calcare è lavorato a tacche o piattoni e porta ad un'arrampicata non semplice e poco adatta ad un livello beginner.

 

 

 

L'avvicinamento per raggiungere questa falesia che svetta con i suoi 1400 metri di altezza è piuttosto breve: per questo spesso può essere molto frequentata sia da arrampicatori che da famiglie in gita alla ricerca di un po' di fresco. La vicina Valle del Sole, meta turistica soprattutto nei weekend e nelle settimane più centrali dell'estate, offre innumerevoli possibilità di ristoro tipiche delle zona, doverose dopo una giornata sulla roccia.

 

 

Cueva di Collepardo

Roberto "Limetta" chiodando La Cueva

 

 

Le guide per arrampicare in queste regioni

 


Le guide di riferimento per arrampicare in Umbria, Lazio e Abruzzo sono Arrampica Roma Nord e Arrampica Roma Sud di Idea Montagna; la guida Magia di Calcare descrive principalmente le aree boulder dell'Abruzzo, ma riserva una sezione alla falesia di Vado di Sole.