Arrampicare a Kalymnos: breve storia dei tiri più duri!

La storia dell’arrampicata sportiva a Kalymnos è magicamente legata a tantissimi arrampicatori italiani, che fanno di quest’isola una meta fissa per le proprie vacanze da più di venti anni. Era infatti il 1997 quando l’italiano Andrea di Bari si recò a Kalymnos con alcuni amici per chiodare le prime vie, “adocchiate”  l’anno prima in una vacanza esplorativa. Da quel primo lavoro di chiodatura nei settori Arhi, Odyssey e Poets e da una lungimirante promozione dell’area sulle riviste specializzate (anche frutto del lavoro di Andrea Gallo), lo sviluppo dell’arrampicata sportiva sull’isola è stato in continua ascesa.

 

 

Il primo evento internazionale di arrampicata a Kalymnos risale al 2000: da lì in avanti quasi ogni anno si è svolto il Kalymnos Climbing Festival, sponsorizzato da brand come The North Face e Petzl, ed al quale venivano invitati i più forti climber di ogni dove. Ogni edizione del Festival ha portato il proprio contributo sia in termini di chiodatura di vie per tutti, sia nell’apertura di vie sempre più legate al mondo dell’alta difficoltà. Tra il 2004 ed il 2006 il lavoro di pulizia e chiodatura, in buona parte ad opera dello staff Petzl, ha portato alla nascita di quasi cento vie all'anno, tra cui alcuni 8c e qualche progetto che sarebbe stato liberato più avanti.

 

 

 

 

Nel 2009, un allora sedicenne Adam Ondra liberava quella che è tutt'ora la via più dura dell'isola: Los Revolucionarios, "quotata" 9a. Solo qualche mese fa si è tornato a parlare di questa via in occasione del viaggio a Kalymnos di Stefano Ghisolfi, che naturalmente l'ha ripetuta senza troppe difficoltà! Anche se al momento risulta essere l’unica via di questa difficoltà, non mancano innumerevoli 8c+, vie ormai diventate iconiche dell’arrampicata ad altissimi livelli che si può praticare in un’isola notoriamente considerata “per tutti”, beginner compresi. 

 

 

Anche il 2014 è stato un anno molto prolifico: in ocassione del Festival un giovanissimo Alex Megos liberava un progetto di Nicolas Favresse, Tagmania 8c+. Ma era solo l'inizio del suo exploit in Grecia: durante lo stesso festival Alex Megos ha ripetuto Los Revolucionarios e messo la sua firma su altre due nuove vie del settore Arhi: Bijou Caché, 8c, e Youpie l’ecole est finie, 8c+, entrambe chiodate dal super local Simon Montmory.

 

 

Citare solo Adam Ondra ed Alex Megos è a dir poco riduttivo: a partire dai primi anni 2000 Kalymnos ha visto transitare dall'isola tutti i nomi più rappresentativi della scena del momento. Da Maja Vidmar a Yuji Hirayama, dal nostro Gabriele Moroni a Daila Ojeda, tutti hanno portato il loro contributo, e la loro energia, sull'isola.