Coppa del Mondo Boulder: medaglie d’oro per il team USA!

Salt Lake City ha ospitato la seconda tappa consecutiva di Coppa del Mondo Boulder e Speed: proprio quest’ultima specialità ha dato il via al weekend di gare, regalando duelli, spettacolo ed un nuovo record di velocità.

 

 

La gara di Speed

 

Nella categoria maschile infatti, il team indonesiano ci ha tenuti con il fiato sospeso con alcune performance da manuale. Già nelle qualificazioni ci hanno fatto capire che le loro ambizioni erano serie, con un nuovo record di velocità assoluto: 5,28 secondi è stato il tempo segnato da Kiromal Katibin, ma eravamo solo all’inizio dello spettacolo. Dopo la serie di “duelli” che ben conosciamo, entra nella finalissima insieme al compagno di squadra Veddrig Leonardo: ed è proprio lui che infiamma il pubblico con un nuovo incredibile record di 5,208 secondi.

 

La gara femminile non ci emoziona di meno con una splendida prestazione di Alexsandra Miroslaw della Polonia, che chiude con 7,382 secondi, davanti all’atleta di casa Emma Hunt che porta agli Stati Uniti una prima storica medaglia vinta in questa specialità. Miho Nonaka sale sul terzo gradino del podio con una prestazione assolutamente pazzesca: turno dopo turno riesce a concludere con un tempo di 8,958 e la medaglia di bronzo. Il suo entusiasmo è travolgente e genuino e le immagini delle sue emozioni fanno il giro del web!

 

 

La gara di boulder

 

Sabato si accende con la gara di boulder: Adam Ondra decide di non partecipare per via di un infortunio alla spalla, seguendo la stessa scelta di Julia Chanourdie che già lo scorso weekend aveva rinunciato alla sua partecipazione per lo stesso motivo. Via quindi alle qualificazioni, dove la nostra Camilla Moroni raggiunge un fantastico sesto posto, guadagnano il biglietto per il Semifinali; fuori per un soffio Filip Schenk, che chiude in ventunesima posizione.

 

In Semifinale il clima è accesissimo tra camini, fessure, placche e passaggi cruciale nell’accoppio della presa di top: il pubblico si infiamma e supporta gli atleti che via via escono gareggiando insieme, in una formula un po’ più “busy” ma sicuramente molto vivace e dal ritmo sostenuto. Tra gli uomini solo Tomoa Narasaki riesce a chiudere tutti e quattro i boulder, seguito da Sean Bailey e Zach Galla del team statunitense. Accedono insieme a loro nella finale i giapponesi Ogata Yoshiyuki, Kokoro Fujii e l’inglese Maximiliam MIlne. Nella gara femminile Janja Garnbret riesce a conquistare il primo posto nonostante una serie di errori nel terzo boulder: insieme a lei volano in finale Miho Nonaka, Oriane Bertone, Brooke Raboutou, Stasa Gejo e Natalia Grossman.

 

 

Le finali

 

Finali a sorpresa, con un ribaltamento rispetto all’ordine di entrata sui blocchi: Natalia Grossman esce per prima e, con la testa libera da pressioni o aspettative, fa la migliore performance di tutti con quattro top e quattro zone. Vince così la seconda medaglia d’oro consecutiva, superando anche Janja Garnbret che ottiene lo stesso risultato ma con più tentativi e Brooke Raboutou: di nuovo medaglia di bronzo per la giovane americana!

 

 

Nella finale maschile ogni tentativo è fondamentale per guadagnare punti e le zone valgono oro! Sean Bailey, alla sua prima medaglia d’oro il Coppa del Mondo, vince su tutti con due top e quattro zone. Un solo top per Fujii Kokoro che conquista comunque l’argento e sale sul podio insieme al compagno di squadra Tomoa Narasaki; anche il quarto posto è occupato dal team giapponese con Ogata Yoshiyuki. Un’enorme soddisfazione anche per lo statunitense Zach Galla al quinto posto, per la sua prima volta in una finale di Coppa del Mondo e per Maximilian Milne, anche lui alla sua prima esperienza in finale!