Arrampicare in falesia con il freddo: alcuni consigli utili

Una decina di anni fa, quando il Rock Master Festival incoronava Alex Puccio nella prova Boulder e Angela Eiter nella prova Lead, usciva un video del boulderista americano Paul Robinson  intitolato: “Chasing Winter” (“Inseguendo l’inverno”). Sempre alla ricerca delle migliori - e vogliamo dirlo “più toste” - condizioni per arrampicare, Paul Robinson ci mostrava i suoi viaggi in giro per il mondo senza mai togliere il piumino di dosso. C'è da dire che il boulder si presta particolarmente bene a cogliere il meglio della stagione fredda: volendo si riesce a riposare “poco” tra un tentativo e l’altro, il giusto tempo che ti permetta di recuperare senza perdere il calore “accumulato” dal tentativo precedente. Ma se stai assicurando in falesia, in un angolo scuro ed all’ombra è tutta un’altra storia.

 

 

Lungi da noi l'intenzione di darti consigli molto ovvi come “scegli una falesia al sole” oppure “valuta bene la presenza di vento o banchi nuvolosi in transito”; quello che puoi trovare qui sono alcuni consigli pratici per chi è alle prime uscite invernali in falesia, dettati non da evidenze scientifiche, ma da personalissime strategie antigelo sviluppate da comuni climber. 

 

 

Bene i lunghi avvicinamenti, ma evita di sudare

 

Se vogliamo trovare un buon motivo per prediligere in inverno falesie non a bordo strada, è che ci permettono di fare un reale riscaldamento completo subito prima di arrivare in falesia. Ti ricordi il nostro post con i consigli di Shauna Coxsey, dove ci invitava a fare il riscaldamento in palestra con abbondanti strati di vestiti in modo da alzare la temperatura corporea? Il principio è esattamente lo stesso: in linea di massima in inverno ed all'aria aperta ci aggiriamo già adeguatamente coperti, ma quando si tratta di pensare ad un riscaldamento in ottica di attività sportiva outdoor, i principi sono due. Il primo è quello di non partire in maniche corte con cinque gradi percepiti "perché tanto poi sudo"; il secondo è quello di non arrivare in falesia completamente marci. Una delicatissima via di mezzo molto soggettiva che può essere supportata da materiali traspiranti come l'intimo termico, oppure da un saggio cambio di outfit sempre a disposizione nel nostro zaino. O in ultimo, come dicevano le nostre nonne, da un meticoloso abbigliamento a strati, che andremo via via a "scipollare" man mano che saliamo.

 

 

Toomas Tartes from Unsplash

 

 

Non bighellonare

 

Questo sembrerà un consiglio superfluo, ma proviamo ad immaginare la seguente situazione: abbiamo con dovizia scelto una falesia con un discreto avvicinamento, abbiamo caricato il nostro zaino con i nostri layers esterni, abbiamo scarpinato per mezz'ora nonostante ci fosse un super appetibile settore vicino al parcheggio. Arriviamo caldi. E ci prendiamo una pausa. E magari per galanteria (e giammai per trovarci i rinvii in loco) invitiamo il nostro compagno o la nostra compagna a salire da primi. Tempo che ci infiliamo le scarpette e siamo di nuovo completamente freddi. Quando le temperature scendono bisogna pensare che il tempo stringe e che ogni minuto passato stando fermi è un passo in avanti verso la rigidità totale.

 

 

Fare qualche metro e tornare giù

 

Ok, supponiamo di aver fatto l’avvicinamento ma poi aver atteso a lungo per le più svariate ragioni: ora abbiamo la possibilità di tornare a muoverci e recuperare qualche grado (di temperatura e magari anche di via!). Prima di passare da zero a cento e cioè di affrontare una via di 35 metri su tacche gelide e con pochi riposi, proviamo a salire e scendere dai primi metri della via. Questo ci impedirà di portarci a casa l’onsight della vita, ma magari renderà la salita della via più piacevole e senza geloni alle mani.

 

 

Porta sempre con te bevande calde

 

Avere un the caldo a disposizione è una vera salvezza, oltre che una gioia delle giornate di inverno in falesia. Se proprio non riesci a bere cose calde prima di partire per un tentativo, porta degli snack energetici che ti diano dell’ottimo carburante, come la frutta secca. E poi le foto mentre sorseggi una bevanda fumante con una valle sottostante in vista sono sempre molto ispirazionali.

 

 

Kamil Szum from Unsplash

 

 

Leggins e calzini

 

Sappiamo per esperienza che molti arrampicatori hanno non poche remore ad infilarsi un paio di pantaloni termici sotto a quelli da arrampicata, ma impariamo da chi fa del freddo "la casa" del proprio sport, ovvero gli sciatori. Prova, almeno una volta nella vita, ad usare un doppio strato per mantenere il calore a livello delle gambe: ti chiederai perché ti sei privato così a lungo di un grandissimo comfort. Idem vale per un doppio strato di calzini da tenere mentre fai sicura al tuo compagno: e poi, possiamo dire una cosa? Quando si gela, è meglio scalare con dei calzini sottili che avere i piedi ibernati. Ed allo stile ci pensiamo poi la prossima volta.

 

 

E se ora sei più caldo che mai per affrontare una giornata di inverno nn falesia, dai un'occhiata alla nostra selezione di intimo termico per uomo e per donna, al nostro reparto thermos ed a qualche caldo e coloratissimo cappellino!