Dolce o salato? Scopriamo lo spuntino ideale degli arrampicatori

Ritroviamo la D.ssa Michela Del Torchio, biologa nutrizionista allo Studio Logos di Cuneo ma anche imperterrita falesista, per parlare questa volta degli spuntini da portare in falesia.

 

 

Michela, welcome back! Ogni arrampicatore ha la sua routine per quanto riguarda l’alimentazione, c’è chi scarta barrette ogni quarantacinque minuti e chi si nutre di pane e salame, tu come consigli di organizzare gli spuntini in falesia?

 

Innanzitutto dipende molto da come uno è abituato, alcuni arrampicatori preferiscono non mangiare durante la giornata sportiva perché altrimenti faticano un po’ a ripartire, altri invece mangiucchiano poco e spesso. L’unica regola in questo caso è quella di seguire le proprie appetenze che riflettono un esplicito bisogno biochimico come una difficoltà digestiva o un metabolismo molto veloce.

 

 

Dolce o salato, cosa ci aiuta di più?

 

L’importante è cercare di consumare spuntini completi, ovvero che includano carboidrati a medio e lungo termine e che siano di alta qualità (pane, focaccia o anche riso se ne abbiamo voglia) insieme a grassi e proteine, che spesso troviamo già combinati in prodotti come prosciutto, uova e formaggi. Per quanto riguarda le barrette sarebbe meglio controllare che non abbiano sciroppi vari negli ingredienti perché affaticherebbero la digestione: anche in questo caso la qualità del prodotto è sinonimo di una nutrizione corretta.

 

 

Ok Michela, siamo alla domanda “hot”: farcisci dunque un panino top dell'arrampicatore!

 

Il pane con lardo sarebbe meraviglioso per via delle proteine che stimolano la produzione di collagene; sarebbe meglio mangiarlo verso la fine dell'attività sportiva perché contiene dei grassi lunghi da digerire e che, se introdotti a metà della giornata, potrebbero comportare un calo della prestazione. Altrimenti promuoviamo anche pane e burro. 

 

 

Cosa ne dici della frutta?

 

Anche in questo caso è soggettivo, alcuni si trovano molto bene perché riescono a ripartire subito dopo averla mangiata, altri invece possono faticare parecchio a ingranare di nuovo perché l’alta percentuale di acqua rischia di allungare i tempi digestivi.

 

 

Ultima domanda per gli aficionados del dolce che sperano in un riscatto: ci dà più energia un pezzo di cioccolata od un pezzo di grana?

 

Sono molto differenti e quindi vanno entrambe bene in base a quello di cui abbiamo bisogno. Il grana va bene se abbiamo sudato molto, mentre il cioccolato funziona benissimo se dobbiamo riprenderci da un tentativo andato storto! Il cioccolato si può consumare anche di mattina a colazione assumendolo circa tre volte a settimana: ci aiuta ad apportare un buon quantitativo di magnesio nella nostra alimentazione. Come sempre però attenzione alla qualità: deve essere minimo al 75% e non avere addensanti vari tra gli ingredienti.

 

 

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Un programma alimentare indicativo infatti, non può in ogni caso sostituirsi alle scelte del Medico, che rimane sempre il decisore ed il responsabile finale.