Gli arrampicatori e la riattivazione energetica dei piedi attraverso lo yoga

Se c’è una parte del corpo che noi arrampicatori maltrattiamo particolarmente sono i piedi; è vero che anche le nostre mani subiscono spesso le conseguenze delle nostre uscite su roccia, ma spesso riusciamo a compensare i danni con i vari trattamenti di skin care che più o meno tutti apprezziamo. E mentre noi concentriamo tutte le nostre più amorevoli attenzioni verso le mani, i nostri piedi restano “da soli” a soffrire le pene delle lunghe giornate nelle quali sono stati costretti in calzature spesso troppo strette. Diciamo bene Debora?



D: Si dici bene. I piedi sono l’ultima cosa a cui pensiamo, anzi magari ce ne ricordiamo solo al momento di infilare le scarpette! Ma in realtà il piede soffre già dentro le “normali” calzature, scarpe pesanti e rigide (con la suola che non permettono la giusta flessione o estensione), scarpe dalle forme che non seguono il naturale contorno del piede, prendiamo ad esempio le ben note scarpe da donna con quelle punte massacranti nelle quali forse si sta peggio che nelle scarpette! E per di più con un tacco a spillo, come una ciliegina sulla torta! Torture legalizzate fatte passare per accessori indispensabili e fashion di un guardaroba femminile! Faccio una battuta per sdrammatizzare, ma è veramente importante curare la salute dei piedi poiché tutto nel corpo è collegato e un loro “cattivo funzionamento” si potrebbe ripercuotere in altre regioni; ma non voglio entrare nel merito, ci sono professionisti che possono certamente illustrarci come e perché questo sia importante. 


Tornando al nostro discorso: pensa ad un arrampicatore che passa da una tortura all’altra! Ora fortunatamente molte aziende stanno iniziando a produrre scarpette con un comfort superiore! Ma ciò non toglie che il piede durante il loro utilizzo soffre e necessita della nostra attenzione per il nostro benessere a 360°.



O: Senza entrare nel merito di discorsi medici, ma esclusivamente da un punto di vista energetico, quali sono le conseguenze di mantenere una posizione innaturale del piede per molte ore?


D: Iniziamo con il dire che i piedi rappresentano le nostre radici. Ed una cosa ovvia ma spesso non ci si pensa, sono le basi su cui poggia il corpo e con i quali ci muoviamo nel mondo. Se ci fermassimo quotidianamente a camminare scalzi nella natura saremmo ricaricati come delle batterie! Perché siamo fatti per camminare scalzi e vivere nella natura! Ma nelle città come facciamo?


Un buon accorgimento potrebbe essere quello utilizzare scarpe morbide, o di toglierle non appena rientriamo in casa e camminare scalzi. Ci sono tanti calzini antiscivolo adatti ad ogni gusto. Poi potremmo fare un bel pediluvio con oli essenziali rilassanti ed un bel massaggio.
Quando il piede è costretto al punto da perdere sensibilità, l’energia stessa fa fatica a scorrere. Sotto la pianta abbiamo dei ricettori che inviano messaggi al nostro cervello, immagina l’effetto sulla psiche ricevere perennemente messaggi di un piede contratto, non piacevole giusto? A livello fisico i piedi agiscono come una pompa aiutando la circolazione sanguigna e la linfa, ma non solo! L’energia che permea tutto il nostro si trova anche nei piedi, ovviamente, e deve essere libera di scorrere. 

 


O: Nello Yoga una delle prime cose che viene insegnato, e correggimi se sbaglio, è la consapevolezza dei vari punti di appoggio dei piedi, che ci permettono di avere maggiore equilibrio e stabilità e di eseguire alcune asana anche con gli occhi chiusi. Incredibilmente simile all’arrampicata, dove molto spesso, magari quando siamo spalmati molto male su una placca, cerchiamo gli appoggi giusti (di cui dobbiamo fidarci) senza riuscire a guardare giù. In generale però non siamo così “consapevoli” dei messaggi che riceviamo dai nostri piedi, dico bene? Come possiamo rimediare?


D: Imparando a sviluppare quel senso, allenandoci al “sentire”. Quindi consapevolezza dei piedi, come poggiano a terra? Come si muovono quando cammino? Ci sono tanti momenti ed espedienti che si introducono nelle lezioni per portare attenzione e consapevolezza. 

 


O: Nello specifico nei tuoi workshop di Yoga for climbers quanto spazio dedichi a questa parte?


D: Ogni lezione solitamente parte da un lavoro di centratura ed ascolto, dai piedi a salire. Nella lezione dedicata all’equilibrio entriamo un po’ più nello specifico. A volte capita che faccio fare dei mini massaggi durante la lezione proprio per far prendere confidenza con questa parte del corpo.



O: Grazie Debora, alla prossima!



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Deb_yoga_climb

Debora Scarpata, arrampicatrice ed insegnante di Yoga presso la Yoga House di Roma.

 

 

7 maggio 2020