Come scegliere i chiodi da ghiaccio

A differenza dell’arrampicata sportiva, l’arrampicata su ghiaccio prevede che ogni arrampicatore si porti dietro anche l’attrezzatura necessaria a piazzare le protezioni: man mano che sale toccherà infatti all’arrampicatore cercare i punti migliori per inserire i chiodi a cui collegherà i rinvii.

 

 

Per una via media di arrampicata su ghiaccio si portano generalmente dieci o dodici chiodi, necessari a proteggere delle vie di circa una ventina di metri di lunghezza. I chiodi possono avere varie lunghezze, da circa tredici a ventidue centimetri, e naturalmente la scelta migliore è quella di corredarsi di un kit possibilmente vario.

 

 

I chiodi corti, diciamo tra i tredici ed i sedici centimetri, sono più veloci da inserire: dall’aspetto tozzo e compatto sono tanto affidabili quanto i chiodi più lunghi a patto che siano posizionati a regola d’arte in un ghiaccio che presenti condizioni ottimali. In genere il consiglio è quello di tenere questi chiodi per gli ultimi metri della via, quando abbiamo le braccia già decisamente stanche per poter avvitare a dovere un chiodo di venti centimetri.

 

 

I chiodi medi, da quindici a diciotto centimetri, sono il compromesso ideale tra facilità di inserimento e garanzia di tenuta: sono quelli che costituiscono un kit ideale in misura maggiore e che sceglieremo nella maggior parte delle situazioni.

 

 

I chiodi lunghi infine, cioè che arrivano fino ai ventitrè cm, sono quelli che sceglieremo per proteggere le prime cadute anche perché saremo ancora abbastanza freschi per poter inserire un chiodo lungo in un tempo ragionevole. Spesso puoi riconoscere le varie lunghezze a seconda del colore dell’occhiello o della manovella, come ad esempio nei Laser Speed di Petzl, per una scelta super veloce del chiodo giusto al momento giusto.

 

 

Queste indicazioni si riferiscono a cascate di ghiaccio ben formate e strutturate, che permettono ai chiodi medi e lunghi di entrare completamente nel ghiaccio, in modo da evitare un pericoloso effetto leva. Se ci troviamo su una cascata molto magra, useremo di preferenza tutti chiodi molto corti, anche di soli 10 centimetri.

 

 

I chiodi da ghiaccio possono essere di alluminio o acciaio: avevamo elencato le differenze tra i due materiali in questo precedente post, ma possiamo riassumere i pregi dell’uno e dell’altro materiale con “leggerezza” contro “affidabilità”. Questo ovviamente nulla toglie ai chiodi in alluminio in termini di tenuta mentre stiamo arrampicando, ma riguarda più che altro una maggiore precauzione nel momento in cui li andiamo a maneggiare, li trasportiamo o li esponiamo a potenziali urti.

 

 

Sempre più semplici da inserire, i nuovi modelli di chiodi da ghiaccio non necessitano più del martello per un inserimento ottimale ma sono già predisposti di una manovella che ne agevola l’utilizzo.