Moltissimi arrampicatori di livello estremamente alto postano sempre più spesso foto di verticali sul tettuccio del furgone, in riva al mare, sul costone di una roccia: le immagini sono cliccatissime, questo è vero, ma c’è molto di più dietro alla fotogenicità di questa “skill” complessa e di esecuzione non immediata. La verticale fa bene, fortifica ed aiuta anche mentalmente in molti aspetti che tornano enormemente utili in arrampicata, ed infatti l'argomento è stato già affrontato da FrictionLabs, Ispo Munich blog, Up that rock ed ovviamente dalla super climber e yogina Tiffany Soi. Abbiamo provveduto a farne un rapido riassunto.
5- Sviluppa la propriocezione. Hai mai sentito parlare della propriocezione? Probabilmente, se sei un appassionato di allenamento e di preparazione per l’arrampicata “a tutto tondo”, sì. Tutti i libri sull’allenamento ad un certo punto la inseriscono nell’elenco delle capacità coordinative di ogni arrampicatore: purtroppo però è una capacità che sviluppiamo tantissimo quando siamo bambini (dai tre ai dodici anni) e poi sempre meno. Come fare quindi per dargli un’accelerata in età adulta? Ad esempio mettendoci a testa in giù! Una verticale eseguita correttamente ti porta a sviluppare una buona “capacità di direzione e controllo motorio” per citare Fabio Palma nel libro “Allenare i giovani all’arrampicata” al capitolo “capacità coordinative generali”.
4- Migliora la mobilità articolare. Siamo tutti d’accordo che, per fare una buona verticale, la nostra mobilità articolare deve essere eccellente: o meglio, migliorerà man mano che ci alleneremo per una verticale esemplare. Le spalle, spesso molto rigide in molti arrampicatori, dovranno plausibilmente accompagnare la nostra performance in maniera fluida e controllata nella verticale così come sul muro boulder o in falesia. Avere una buona mobilità non implica solo essere molto flessibili, ma abbinare questa elasticità ad una buona dose di forza e alla massima ampiezza articolare.
3- Migliora l'equilibrio. È il primo aspetto che ci viene in mente quando pensiamo alla verticale ed effettivamente gioca un ruolo fondamentale in una corretta esecuzione, anche se non è l’unico requisito. Ad ogni modo in arrampicata non ci sono mai abbastanza esercizi per migliorare la nostra capacità di restare stabili su appoggi precari, e la verticale può diventare una pratica alternativa per migliorare questo aspetto.
2- Ti aiuta a gestire la paura. Chiunque abbia provato a fare la verticale, la prima volta ha temuto di finire per fare un triplo salto carpiato all’indietro. La paura di cadere esiste nella verticale così come in arrampicata, e possiamo superarla in entrambe le attività con esercizi, pratiche e qualche escamotage. Ma soprattutto imparando ad avere una buona dose di self-confidence, a controllare la nostra mente che blocca il movimento e sviluppando la determinazione che, come dice Alberto Milani nel libro “yogarrampicata”, è strettamente collegata a questa asana.
1- Stimola il potenziamento muscolare. Per eseguire una verticale da manuale avrai bisogno di spalle e polsi molto forti, aspetti che solitamente ad un arrampicatore non dispiacciono. A giovare dell’incremento di forza di un periodo di allenamento sulla verticale sarà in realtà anche tutta la parte superiore del tronco e gli addominali; questo è il motivo per cui la verticale non è un esercizio per principianti e necessita generalmente di un precedente lavoro di potenziamento generale. Il lavoro sulla verticale va a potenziare proprio quei muscoli che generalmente definiamo "antagonisti negli arrampicatori": come scrive Chris Hanke sul suo post dedicato alla verticale sul sito dell’Ispo Munich, non c’è niente di meglio per un arrampicatore abituato a tirare con i muscoli delle spalle di un esercizio che faccia esattamente l’opposto. Con la verticale infatti utilizziamo il nostro peso naturale per fare un vero e proprio esercizio di spinta con i muscoli superiori della nostra schiena: un toccasana per chi come Chris e molti altri, ha un appuntamento fisso con l’osteopata per farsi mettere a posto le contratture della schiena.
Naturalmente ti sconsigliamo di provare a fare in autonomia una verticale contro al muro: una scarsa preparazione fisica di base ed una tecnica errata possono portare a infortuni da lievi a molto seri, quindi ti invitiamo a chiedere informazioni ad un Preparatore Atletico, fisioterapista o ad informarti presso un corso di Yoga o di ginnastica a corpo libero per essere seguito con cognizione in un processo di apprendimento per nulla banale!
Photo credits: Northernfairytales