Arrampicatori e quarantena: cosa mangiare in questo periodo

Il nostro stile di vita in questo periodo è cambiato e per un arrampicatore medio che passava il weekend in falesia, la settimana a lavorare e la sera in palestra, questo si traduce in una drastica riduzione delle calorie bruciate (senza entrare nel merito del metabolismo che comunque è diverso per ognuno di noi). I chiletti aumentano e gli imbraghi si stringono: chiediamo quindi alla climber e nutrizionista Michela Del Torchio quali accorgimenti possiamo seguire per mantenere una forma “discreta”.



O: Buongiorno Michela! Innanzitutto come procede la tua quarantena? Riesci ad allenarti a casa?

 

M: Buongiorno a voi! Assolutamente sì, ho un trave e per il resto faccio esercizi a corpo libero tra piegamenti a terra e quant’altro.



O: Immaginiamo che un paio di ore di allenamento casalingo non siano comunque comparabili all'attività all'aria aperta neanche per quanto riguarda il metabolismo. Per chi non è costretto ad uscire di casa per lavoro, lo stile di vita è cambiato radicalmente. È meglio mantenere le stesse abitudini alimentari di sempre, e magari ritrovarci con qualche chiletto in più a cui penseremo dopo, o cambiare anche le abitudini nel mangiare?


M: Dipende molto da ciò che si riesce a fare! Di sicuro due ore di allenamento a casa possono essere paragonate alle ore passate in palestra ma quello che manca, come hai detto tu, è la giornata all’aria aperta, per cui bisogna capire come ci si è impostati. Se riusciamo a fare un pochino di attività aerobica (come cyclettes o tappeto) per almeno un’ora per tre giorni alla settimana, possiamo anche mantenere le stesse abitudini alimentari di prima. Altrimenti la cosa migliore è togliere le merende e fare solamente i tre pasti al giorno, prevedendo alcune giornate in cui si provano a togliere i carboidrati (per non più di tre giorni a settimana e non consecutivi). Possiamo quindi provare a fare colazione con una o due uova strapazzate (più le bevande), a pranzo carne o pesce con verdure, così come a cena (cambiando il tipo di proteine). Sarebbe meglio preferire la carne bianca e ridurre i formaggi, mantenendo al massimo la ricotta a pranzo o a cena o, se piace, anche a colazione col caffè!



O: Ok, quindi questo per quanto riguarda il non prendere troppi chili..ma se nel frattempo ci siamo già, come dire, "rilassati", hai qualche consiglio valido per tutti per poter superare brillantemente la prossima “prova imbrago”?


M: Se abbiamo già qualche chiletto di troppo consiglio di provare a fare quattro giorni a settimana senza carboidrati. Per variare un po' i pasti possiamo consumare anche le uova all'interno di uno dei pasti principali, senza superare il consumo di quattro uova a settimane. Questo consiglio è valio anche dal punto di vista del tipo di allenamento che stiamo facendo un po’ tutti, e cioè più che altro allenamento a secco con pochissima attività aerobica.



O: Quali sono le proteine che ci saziano di più?


M: Sicuramente la carne rossa, anche se io consiglio sempre di non consumarne troppa, prediligendo carne bianca e pesce.



O: E cosa ne pensi del fatto di mischiarle, come ad esempio quando mangiamo una grigliata mista con una braciola, due cosce di pollo ed una bistecca ai ferri (posto che ora sia un po’ un problema farla in casa)?


M: Io direi che sarebbe meglio evitare perchè, mischiando le proteine, si allungano tantissimo i tempo di digestione. Inoltre la cottura alla griglia è quella che peggiora tantissimo la qualità delle protetine presenti nella carne. Una carne alla zingara è il top!



O: Per ingannare il tempo stiamo tutti facendo esperimenti in cucina! Tu cosa ci consigli di fare con il cuoco che è in noi?


M: Io consiglio di provare a fare delle piadine per la colazione con 50 grammi di farina (magari di grano saraceno), acqua, olio e sale (andate a occhio in modo da avere un impasto che si stenda bene) che potete mangiare con crema di sesamo o mandorle. Altrimenti potete sbizzarrirvi a preparare barrette con semi e frutta secca!



dieta in quarantena



7 aprile 2020