Scarpette da arrampicata rigide: quando sceglierle

Quando un climber alle prese con i primi acquisti di scarpette da arrampicata chiede un consiglio sulla scelta, viene spesso indirizzato verso un modello “rigido”. Questa connotazione, che sembra a primo avviso non lasciar sottintendere nulla di comodo, si riferisce alla tipologia diversa di suola che possiamo trovare nelle scarpette; discorso diverso vale per la tomaia, che può invece essere più o meno morbida e confortevole a seconda dei materiali utilizzati.

 

 

La rigidità della suola

 

La suola può essere più o meno rigida a seconda dello spessore, della lunghezza e della gomma utilizzata; per capire qual è il compromesso giusto per noi, possiamo pensare che più supporto abbiamo da una suola rigida, meno sollecitati saranno i nostri muscoli dei piedi e dei polpacci. Questo è infatti il motivo principale per cui una scarpetta rigida viene generalmente consigliata a chi sta iniziando ad arrampicare, e non ha ancora abituato i muscoli dei piedi e delle gambe ai “nuovi movimenti”.

 

 

La stragrande maggioranza delle scarpette rigide abbina la struttura della suola, ed uno spessore della gomma sicuramente più pronunciato, all’intera lunghezza della scarpetta. In questo modo avremo un supporto equilibrato ed omogeneo sotto tutta la pianta del piede: possiamo quindi scegliere questo tipo di scarpette anche quando mettiamo in conto di passare molte ore su una via, ad esempio se si tratta di una multipitch, per riuscire ad indossarle con una certa freschezza per un tempo abbastanza lungo.

 

 

 

 

Differenza tra rigidità ed aggressività

 

Abbiamo detto che il concetto di rigidità si riferisce alla tipologia della suola, mentre la comodità dipende da più fattori come l’incurvatura della scarpetta, la forma dritta o asimmetrica, nonché il materiale della tomaia più o meno confortevole. Le scarpette comode portano con sé una serie di caratteristiche che permettono al piede di mantenere al loro interno una posizione più o meno naturale, quindi una forma poco incurvata verso il basso e simmetrica.

 

 

Le scarpette performanti avranno invece un’incurvatura più pronunciata verso il basso, un tensionamento pronunciato ed una forma asimmetrica che porta l’arrampicatore a caricare tutto il peso sulla parte anteriore della scarpetta. Quando delle scarpette performanti sono costruite con una mezza suola o comunque una suola morbida, otterremo un modello dedicato ad arrampicatori esperti, che cercano il massimo della flessibilità e sensibilità sui piccoli appoggi, sugli svasi ed in strapiombo.

 

 

la Sportiva Kubo

 

 

Alcuni esempi

 

Le Mythos di La Sportiva ad esempio sono un modello rigido e comodo, esistente ormai da più di trent’anni e largamente utilizzato dagli appassionati di vie a più tiri: la tomaia in pelle contribuisce a rendere piacevole l’utilizzo di queste scarpette anche per lunghe giornate in parete. Anche moltissime scarpette da arrampicata per bambini hanno questa doppia caratteristica di supporto e comodità.

 

 

Sono rigide e mediamente aggressive le Finale di La Sportiva o anche le nuovissime Quantic di SCARPA: nel primo caso troviamo una suola Vibram XS Grip da 5 mm per darti il massimo supporto nelle vie verticali, mentre nel secondo caso la Vibram XS Edge da 3,5 mm è supportata da un’intersuola in Flexan.

 

 

Sono invece rigide e performanti moltissime scarpette Five Ten ed Evolv, le Boostic di SCARPA e le Miura di La Sportiva. Queste scarpette conferiscono precisione assoluta, sostegno ed un supporto maggiore nei muri verticali estremi o su lunghe sequenze tecniche sui piedi.

 

 

 

 

Quando scegliere le scarpette rigide

 

Mi orienterò verso un modello rigido se:

 

- arrampico da poco e non ho ancora sviluppato la muscolatura necessaria a sopportare a lungo le scarpette

 

- tendenzialmente tengo a lungo le scarpette ai piedi, come nelle vie a più tiri  o in palestra

 

- cerco sostegno sui piccoli appoggi su muri verticali