Qualifiche femminili a Tokyo: non passa in finale Laura Rogora

E’ il giorno delle qualifiche femminili alle Olimpiadi di Tokyo 2020 e la nostra attenzione è tutta per Laura Rogora, un’atleta che ha sicuramente le carte in regola per staccare un ticket per la finale. Sono determinate e fortissime anche le altre partecipanti: ovviamente Janja Garnbret, Akiyo Noguchi e Brooke Raboutou, le tre candidate ad una medaglia, ma anche Shauna Coxsey alla sua ultima gara di livello internazionale e Jessica Pilz, Petra Kingler e Julia Chanourdie, giusto per citarne qualcuna. Ci sono poi anche le specialiste della Speed, forse meno conosciute al pubblico, ma con i numeri per poter entrare in finale.

 

 

E succede proprio questo: nella Speed Aleksandra Miroslav sigla il miglior tempo femminile olimpico con 6’97 e vola in altissimo al primo posto. Difficile per lei non essere una delle otto atleti più forti che vedremo nella gara finale di venerdì. Come lei vanno più veloci di tutte le altre Anouck Jaubert e Yiling Song, seguite da Miho Nonaka, che aveva fatto già delle belle perfomance in Coppa del Mondo e lulia Kaplina, che forse sperava in qualche punto in più. Janja Garnbret si ferma al quattordicesimo posto con 9’44, anche se sappiamo che può fare molto di più; diciannovesimo posto per Laura Rogora, che cade al secondo round.

 

 

 

 

Non è il momento di perdersi d’animo e parte la sezione della gara di boulder, movimentata e piena di suspence, soprattutto per l'inizio di Laura Rogora, decisamente in salita. Il primo problema presenta un ristabilimento sullo start per raggiungere la presa di zona, seguito da un doppio dinamico di non facile esecuzione. Laura intuisce la corretta esecuzione del movimento solo allo scadere del tempo e l’amarezza è evidente: ma comunque guarda avanti e cerca di recuperare con il secondo problema.

 

 

Il secondo boulder viaggia su mezzelune verdi tutte da comprimere: Laura guadagna la zona al secondo giro, ma purtroppo le scivola il piede proprio sotto al top. Gara boulder sempre più difficile per lei, ma è proprio nel momento della maggiore pressione psicologica che la Rogora dà il meglio di sé.

 

 

 

 

La aspettano sul terzo problema prese gialle molto fisiche, dopo un inizio su prese piccole su cui si trova più a suo agio che mai: e lo sale subito infatti, guadagnando un top flash che la fa salire in seconda posizione, dove resta per una bella sezione di gara. Poche riescono ad accoppiare il top: cadono qui anche Jessica Pilz, Brooke Raboutou e Shauna Coxsey.

 

 

Il quarto boulder è una sequenza di tallonaggi e rotazioni estremamente fisica e dispendiosa, una sequenza di movimenti che richiede lunghi riposti tra un tentativo e l’altro. Raggiunge la presa di zona al primo tentativo Laura ed ora la concentrazione è tutta per la sua specialità: la Lead.

 

 

La gara di boulder si conclude con una sezione alta della classifica che vede confermate le aspettative sulle giapponesi Noguchi e Nonaka, su Brooke Raboutu, Shauna Coxsey ed ovviamente Janja Ganrbret. Ma attenzione, perché ci meravigliano con una gara di altissimo livello anche la diciassettenne coreana Chaehyun Seo ed una Viktoriia Meshkova straordinariamente in forma. Conclude al settimo posto Laura Rogora, che guadagna due posizioni nella classifica combinata, arrivando diciassettesima.

 

 

 

 

La via di Lead, come è successo anche ieri, si rivela estremamente impegnativa per le atlete visibilmente stanche e che si trovano a combattere anche con i ventisette gradi centigradi e l’82% di umidità. La via si presenta impegnativa fin da subito con prese lontane e moschettonaggi difficili: esce per sesta Laura Rogora, dopo di nuovo una buona prova di Viktoriia Meshkova.

 

 

La pressione mentale e la stanchezza fisica trapelano dai primi moschettonaggi sul volto di Laura: esita, cambia piedi, resta troppo sulle prese e spende tantissime energie nella prima sezione, dove resta per un paio di minuti. Noi siamo con lei e sappiamo che darà tutto, ed è così: guadagna prese, arriva nella seconda sezione della via con pinze a mano aperta e svasi rovesci da accoppiare, inizia la sezione in traverso verso sinistra, ma cade.

 

 

Dopo di lei ci sono ancora quattordici atlete, che via via ci fanno sperare sempre meno in un miracolo ed in un punteggio che porti Laura Rogora ad essere tra le prime otto. Nessuna riesce ad arrivare al top, anche Janja Garnbret cade finendo al quarto posto della classifica Lead: ma Laura Rogora ci ha fatto comunque emozionare tantissimo, e la sua gara è stata appassionante. Termina in quindicesima posizione nella classifica combinata.

 

 

Passano in finale Janja Garnbret, che conclude comunque al primo posto della classifica combinata, la straordinaria Chaehyun Seo, Miho Nonaka, Akiyo Noguchi, Brooke Raboutou, Jessica Pilz, Aleksandra Miroslaw ed Anouck Jaubert. E venerdì si comincia da capo con le tre prove che porteranno all’assegnazione delle medaglie!