I moschettoni per arrampicata assolvono innumerevoli funzioni ed è per questo che vengono concepiti con diverse tipologie di forme, leve e chiusure. Nei nostri precedenti post abbiamo parlato della differenza tra i moschettoni ovali, a D e a pera (qui il post). Ma, tra le differenze che prendiamo in considerazione quando acquistiamo un moschettone, è molto rilevante anche la tipologia della chiusura. Quando entriamo nella grande famiglia delle chiusure con ghiera, quindi dei moschettoni progettati per le manovre di sosta e di assicurazione, possiamo scegliere tra chiusura manuale, automatica a due movimenti, a tre movimenti, o Ball-lock: vediamo i pro e contro delle diverse possibilità.
La chiusura manuale dà all’arrampicatore il controllo assoluto sull’apertura e chiusura della leva; la presenza della ghiera dà una sicurezza in più rispetto ai moschettoni standard perché rende impossibile l’apertura accidentale della leva. Li useremo quindi in tutte quelle situazioni in cui vogliamo annullare la possibilità che la leva si possa aprire accidentalmente; i moschettoni con chiusura manuale rappresentano l’opzione più leggera e facile da usare tra tutti i moschettoni dotati di ghiera, nonché la versione più economica.
Quando utilizziamo un moschettone con chiusura a ghiera manuale, abbiamo il vantaggio di chiudere noi la leva nel momento in cui lo preferiamo; ovviamente il processo di chiusura ed apertura della leva richiede un tempo un po’ più lungo rispetto alla chiusura automatica. Tra gli altri fattori che ci potrebbero far propendere per un moschettone con chiusura a ghiera manuale, troviamo anche una maggiore affidabilità in situazioni di polvere o roccia sabbiosa ed un indicatore che ci fa subito notare come la leva sia in posizione aperta. Dall’altra parte avere il totale controllo sulla chiusura ed apertura della leva significa anche avere la responsabilità di non dimenticarci di chiuderla.
Chiusura automatica a due movimenti
La chiusura automatica sfrutta il funzionamento di una molla per fare sì che la leva si chiuda automaticamente quando la lasciamo andare. La versione a due movimenti è molto semplice da azionare: si ruota la ghiera della leva e si apre, con una velocità notevole nell’esecuzione dei movimenti, sia per quanto riguarda l’apertura che la chiusura immediata della leva. Questo tipo di moschettone è molto immediato da utilizzare ed è particolarmente indicato per tutte quelle operazioni in cui dobbiamo aprirlo e chiuderlo di frequente, togliendoci il problema di doverci assicurare di averlo chiuso ogni volta. In ogni caso con questa e con tutte le altre chiusure automatiche dobbiamo sempre accertarci che la chiusura sia avvenuta fino in fondo.
Chiusura automatica a tre movimenti
La chiusura automatica a tre movimenti apporta un fattore in più in termini di sicurezza, richiedendo un movimento in più per essere sbloccato, ma avremo bisogno di qualche secondo in più per aprire o chiudere la leva. Per questo motivo avremo quindi bisogno di essere comodi ed avere entrambe le mani libere; con un po’ di pratica riusciremo ad eseguire i tre movimenti in un tempo piuttosto rapido, anche se comunque sarà sempre più macchinoso della chiusura a due movimento. In generale i moschettoni con chiusura automatica a due o tre movimenti, potrebbero avere qualche problema in più in termini di sicurezza quando ci troviamo ad arrampicare in ambienti molto sabbiosi o polverosi, in quanto il meccanismo della molla potrebbe danneggiarsi.
Rientra in questa categoria anche il moschettone con chiusura Ball-Lock, un sistema di bloccaggio automatico a tripla azione fornito di indicatore di bloccaggio.
Fonti Edelrid, Petzl, Alpine Ascent