Cosa direi ad un giovane me climber

Mettiamola così: se arrampichi da un numero di anni a doppia cifra e non hai iniziato ad arrampicare prima ancora che a camminare, probabilmente ti trovi sulla strada che porta dritto dritto ai quaranta. Perché comunque, se è vero che da un lato sempre più giovanissimi si avvicinano a questo sport, è innegabile che il fatto di avere un bacino di utenza sempre più ampio porti ad avere anche un discreto numero di appassionados che non molla questo sport per nessun motivo.

 

 

E tra loro ci siamo anche noi, che ogni tanto ci ritroviamo a fare un “recap” arrampicatorio degli ultimi quindici anni ed iniziamo ad assumere il tono dei vecchi saggi che dispensano consigli ai climber più giovani.

 

 

Abbiamo tirato giù una lista, molto soggettiva e particolarmente incompleta, di alcuni consigli che daremmo ai noi stessi di qualche anno fa, quando eravamo alle prese con i primi allenamenti seri ed un entusiasmo incontenibile.

 

 

 

 

Prenditi cura della tua cervicale già da oggi

 

La cervicale. Sappiamo che il giovane climber sorride pensando ai “dolori”, ma sappi che c’è un solo chiaro segnale che ti stai avvicinando agli “anta”: il risveglio in piena notte già con il mal di testa in arrivo, tu che conti all’indietro quand’è stata l'ultima volta che hai tirato come un dannato al Pan Gullich e poi la risposta: “ah già l’altro ieri”. Perché la cervicale ti frega, tu scali, il giorno dopo ti senti un drago e quello dopo ancora fai colazione con caffè e Tachi.

 

 

Non aver paura di avere dei progetti a lunghissimo termine, in teoria tra dieci anni starai sempre arrampicando nelle stesse falesie /aree boulder di casa di oggi.

 

Da arrampicatore vivi il succedersi delle stagioni non tanto pensando alle foglie che cadono ed ai germogli che rinascono, quanto incasellando le aree boulder o le falesie agibili vicino casa nei diversi mesi dell’anno. È vero, a volte ti sembra poco sensato provare un progetto super mega estremo, ma se solo, dico solo, noi in passato avessimo tenuto in considerazione il fatto che dopo dieci anni saremmo tornati ancora lì nella stessa settimana di marzo, l’idea sarebbe sembrata meno balzana. Vogliamo dire, Alex Johnson ha investito dieci anni di tentativi per salire The Swarm, perché noi non dovremmo avere lo stesso approccio mentale?

 

 

Allena la coordinazione adesso perché poi sarà sempre peggio!

 

Non abbiamo a portata di mano la fonte ufficiale, ma è scientificamente dimostrato che la coordinazione si sviluppa in età giovanissima, e poi si acquisisce con sempre maggior fatica. Quindi “bene” se arrivi anche solo da altri sport con delle particolari capacità coordinative, molto male se non hai mai fatto nulla di tutto ciò e rimandi nel nome di un allenamento che farai “poi”.

 

 

Migliora l’aspetto tecnico, te lo ritroverai anche quando la forza sarà in declino

 

Non vogliamo scatenare polemiche, certo, il livello di forza resta altissimo negli anni e ne sono la prova tutti i fior di cinquantenni che salgono vie di livello pazzesco. Certo è che da una parte bisogna avere “la fortuna” poter mantenere una certa costanza negli anni a livello di allenamenti: se ciò non fosse, poco male. Un livello di forza massimale che si abbassa per i più imprevedibili motivi può sempre essere ricompensata con una tecnica ineccepibile. E comunque con la giusta determinazione, anche la forza torna.

 

 

 

 

Non è mai troppo presto per fare dello stretching con regolarità

 

Negli ultimi tempi si sta iniziando a dare il giusto peso a stretching, allungamenti, esercizi per la mobilità e tutto quel pacchetto di “buone abitudini” che ci permette di non restare inchiodati un giorno sì e l’altro anche. Ciò nonostante ci sembra di vedere ancora una certa reticenza verso un buon momento di allungamento statico post-allenamento. Ci colleghiamo al punto sulla cervicalgia, ricordandoti che sciogliere i muscoli può essere un buon metodo per risparmiare sull’osteopata.

 

 

Non soffrire con delle scarpette troppo strette

 

Non sappiamo darci una risposta, ma quando abbiamo iniziato ad arrampicare gioivamo dei nostri dolori infilando le scarpette. Forse qualche anno si usava fare così, ad ogni modo ci siamo resi conto che quel mezzo numero in più ci renderà forse meno goleador ai nostri occhi, ma immensamente più sereni quando arrampichiamo a lungo.

 

 

Divertiti sempre

 

Regola numero uno: divertirsi sempre! È l’unico modo per mantenere alta la motivazione e per portare avanti una passione che viaggia in parallelo con gli alti e bassi della nostra vita. Arrampica con amici, scopri posti nuovi, mantieni sempre alta la curiosità verso un luogo verso un gesto.

 

 

Immagini Ocun Climbing