Il recupero dopo l'infortunio: Majka Burhardt

Una delle cose che ciascuno deve mettere in conto quando pratica l'arrampicata è la possibilità di infortunarsi. Majka Burhardt, arrampicatrice e scrittrice, ha un'annosa esperienza con il problema e ha collezionato, in quasi due decenni di sport, infortuni di ogni tipo. La voglia di tornare a scalare, però, è stata così forte dopo ogni infortunio che Majka ha sviluppato una grande capacità di recupero, basata su accorgimenti veramente semplici ma molto efficaci.

 

 

Il consiglio più generale che si può dare è senza dubbio di evitare di ricominciare con il boulder, che è senza dubbio il tipo di arrampicata più traumatico esistente. Conviene invece scegliere delle vie belle lunghe su cui riscoprire la bellezza di arrampicare con eleganza, un passo dopo l'altro. Guardare indietro a quando abbiamo iniziato ad arrampicare, e riprovare con costanza i gradi con cui siamo entrati nel mondo verticale è un'ottima idea per evitare di “strafare” e buttarsi su vie troppo impegnative. L'idea è quella di riuscire ad arrampicare senza problemi per cinque volte alla settimana su un certo grado, prima di pensare ad alzarlo.

 

 

 

 

 

 

 

 

Un ottimo consiglio è di non lasciarsi scoraggiare da un infortunio, di non adagiarsi con la “scusante” che non essendo al 100% non si può arrampicare. Non è vero! Si possono fare un sacco di cose utili, nel frattempo: un infortunio alle gambe, ad esempio, può essere uno spunto per allenare di più la potenza delle braccia, per esempio con esercizi sul trave. Un infortunio alla spalla può aiutarci a ricordare che, là sotto, abbiamo anche i piedi, e che è importante allenarli e saperli usare sempre meglio!

 

Inoltre è sempre bene integrare il recupero “verticale” anche con altri sport accessori, quali possono essere la corsa, il nuoto, la camminata. Majka ne ha passate delle belle, ma se l'è sempre cavata: sei mesi prima di girare questo video, si era rotta il legamento dell'indice. Non male, come recupero!