Come verificare lo stato di usura dei rinvii

Il Test Lab di Black Diamond, sempre attivo sullo studio dei materiali di arrampicata, ha lanciato la serie di articoli “Gear doesn’t last forever”: se qualcuno ne dubitasse ancora, l’attrezzatura non dura per sempre. Fino a qui siamo tutti d’accordo, ma dobbiamo pur ammettere che non controlliamo tutti i materiali con la stessa attenzione.

 

 

Le scarpette d’arrampicata ricevono la nostra più certosina ispezione con la frequenza di circa dieci, quindici minuti (e cioè ogni volta che le infiliamo e sfiliamo) alla ricerca della minimo segno di usura: non rientrano in quelli che definiamo “Dispositivi personali di sicurezza”, ma per noi sono molto di più. E va bene.

 

 

Non possiamo negare che anche la corda venga controllata con frequenza da tutti gli arrampicatori, diciamo in media alla fine di ogni uscita in falesia, superando a ragion veduta i controlli di tutto il resto dell’attrezzatura: ma ci siamo mai chiesti se anche il resto dell’attrezzatura costituita da tessuti e fibre sintetiche riceve la stessa nostra attenzione?

 

 

A partire dall’imbrago, a cui siamo legati tanto quanto alla corda, per terminare con le fettucce dei rinvii e le longe che troviamo in sosta, anche gli altri materiali con parti “tessili” devono passare con la stessa frequenza al vaglio: zaino o cantina.

 

 

Ed addentriamoci nella questione rinvii. Generalmente tutto ciò di cui ci preoccupiamo a fine giornata è che ce ne siano ancora dieci come quando siamo usciti di casa, e che siano tutti perfettamente allineati alla fettuccia con gradazione di colore crescente. Come dicevamo il team del Black Diamond Lab ha raccolto vari rinvii lasciati appesi per chissà quante stagioni di pioggia e vento, di sole e sabbia e ne ha confrontato la resistenza alle sollecitazioni con gli stessi modelli nuovi. Ovviamente tutti immaginiamo che non siano efficienti tanto quanto i rinvii nuovi, ma c’è di più: se volevamo la conferma che le fettucce dei rinvii non sono eterne, Black Diamond ce la offre. Le fettucce esposte ai raggi UV perdono capacità di sopportare urti violenti in termini che possiamo definire “pericolosi per l’uomo”. Le fettucce si strappano.

 

 

Quello che è ancora più interessante è il tempo che impiega un rinvio ad usurarsi: nelle prime dieci settimane di esposizione agli agenti atmosferici ed al sole le fettucce perdono gran parte della loro elasticità, entrando già nel bollino rosso dell’attrezzatura, molto più di quanta non ne perdano da dopo la decima settimana in avanti di inesorabile abbandono in loco.

 

 

Tradotto in termini di tentativi: riteniamo se è veramente il caso di lasciare i nostri rinvii su un progetto su cui prevediamo di metterci più di dieci settimane per venire a capo almeno dei singoli, e soprattutto diffidiamo, controlliamo e sostituiamo i rinvii che troviamo in posto. Non fidiamoci mai di fettucce scolorite dal sole, con segni di abrasione ed irregolarità nel tessuto.

 

 

Stessa attenzione va rivolta ai moschettoni dei rinvii, anche se in generale abbiamo una maggiore consapevolezza di quanto si possa usurare l’alluminio con lo sfregamento della corda. Un solco nel moschettone inferiore del rinvio ci sta dicendo a gran voce che è ora di cambiare corredo; ma anche crepe a livello del naso della chiusura (e in generale ovunque), così come leve che non si chiudono, leve che non si aprono, leve che hanno la stessa velocità ad aprirsi di un portone ligneo del millecinquecento sono sinonimi dello stesso campanello di allarme. Cosa potrà mai succedere a un moschettone di alluminio testato per venti e quanti chilo newton (usurato o posizionato in maniera scorretta)? Che si rompa, come è successo a Daniel Woods in questo video.

 

 

I rinvii non durano per sempre!

 

 

ATTENZIONE: Questo articolo è solo a scopo informativo e non pretende di spiegare esaustivamente il corretto funzionamento dei vari attrezzi citati, per cui si rimanda ai rispettivi manuali di utilizzo. La decisione di quando sia il caso di ritirare i rinvii è responsabilità dell'arrampicatore che ne conosce la storia e l'utilizzo che ne è stato fatto. In caso di dubbio, consigliamo di sostituire sempre l'attrezzatura.

SE RITIENI CHE POTREBBE ESSERE IL MOMENTO DI SOSTITUIRE I TUOI RINVII, PROBABILMENTE LO E'. 

 

 Fonti: Black Diamond Test Lab, Procedura di ispezione Petzl, Test materiali CAI